Secondo studi recenti, Nettuno non è stato sempre più lontano di Urano dal Sole. 4 milioni di anni fa, all'inizio dell'evoluzione del sistema solare, la posizione di Urano e di Nettuno rispetto al Sole era invertita.
Questa osservazione è scaturito dai calcoli della densità superficiale della nebulosa solare, quella che ha costituito il disco di gas e polvere da cui si sono formati tutti i pianeti. La densità superficiale del disco protoplanetario della nebulosa solare è un dato fondamentale per calcolare i valori di riferimento chiave circa il sistema solare, da cui si originarono rapidamente i pianeti e perfino i tipi dei composti chimici che è più probabile che contengono.
E' molto difficile osservare la densità superficiale dei dischi protoplanetari relativamente a sistemi solari che si stanno formando troppo lontano dalla Terra, pertanto, da circa trent'anni ci si affida a stime standard. Questa stima tradizionale fa pensare a dischi di massa non troppo differente da quella che potremmo osservare nei sistemi solari in formazione; tuttavia lascia intuire anche densità superficiali basse, con la massa rapidamente dissolta per formare nuovi pianeti.
I modelli attuali si rivelano spesso fallaci nel tentare di stabilire se ad esempio Giove sia giunto alle sue attuali dimensioni nel periodo di vita della nebulosa solare; la cvomposizione e la grandezza fa pensare ad un processo di formazione di molti milioni di anni, così come per Urano e Nettuno migliaia di miolioni di anni, e il nostro sistema solare non è così antico.
Un altro modello, basato su sofisticati calcoli numerici delle orbite dei pianeti nel corso di milioni di anni, spiega alcuni aspetti sulle orbite di Giove, Saturno, Urano e Nettuno così come relativamente alla cintura di corpi cometari di Kuiper, ubicato più in là; si deduce quindi che i pianeti giganti si sono formati molto più vicini gli uni agli altri di quanto non lo siano oggi.
Ciò implica che la massa del sistema solare dovette restare concentrata più esattamente di come afferma il modello tradizionale della nebulosa solare. La distribuzione delle masse dei pianeti nelle loro orbite originali, secondo quanto sostenuto dal modello alternativo, è stata incontrata una notevole variazione nella consistenza della densità superficiale con la distanza del Sole. Nettuno si è probabilmente formato più vicino al Sole rispetto ad Urano e ciò potrebbe spiegare la diversa consistenza. Secondo i calcoli, nei primi 650 milioni di anni dell'esistenza del sistema solare, Nettuno stava più vicino al Sole.
I nuovi risultati presentano ovviamente importanti implicazioni di altro genere.
La densità superficiale della nebulosa solare è molto più alta di quanto si pensasse prima e ciò impone una serie di condizioni sul dove e quanto rapidamente crescano i pianeti. Una maggiore densità implica non solo che Urano e Nettuno si sono formati più vicini l'uno all'altro di quanto si pensasse e di quanto lo siano attualmente e che lo fecero molto più rapidamente di quanto il modello tradizionale indicasse, solo 10 milioni di anni in luogo di migliaia di milioni.