I resti umani più antichi dell'Europa occidentale sono stati scoperti in Spagna.
L'osso di una mandibola dotata di denti è stata rinvenuto nei pressi del famoso sito di Atapuerca nel nord della penisola iberica e risalirebbe a circa 1 milione di anni fa.
Gli scienziati, che hanno fatto la scoperta, hanno scritto nella rivista "Nature" che si tratta di un ritrovamento molto importante in merito alla datazione della presenza umana nel vecchio continente.
Gli scienziati hanno infatti ritrovato anche utensili di pietra e ossi di animali che presentavano tagli come fossero di macelleria.
La scoperta riguarda la parte inferiore di una mandibola con sette denti ancora impiantati e un dente staccato ma caduto nelle vicinanze e appartenente allo stesso individuo.
La Sierra di Atapuerca è una regione di belle colline e ricca di cave di pietra calcare nelle vicinanze di Burgos. Le cave hanno offerto abbondanti, ben conservate e testimonianze di una presenza umana risalente a molte migliaia di anni addietro, tanto che l'UNESCO ha dichiarato l'intera zona patrimonio storico dell'umanità.
I resti rinvenuti presentano una forma anatomica simile a quella degli ominidi rinvenuti a Dmanisi, in Georgia, nell'Europa orientale. Gli ominidi georgiani vissero circa 1700000 anni fa e costituiscono la prova di insediamenti umani al di fuori dell'Africa. Ciò potrebbe far risalire ad una emigrazione dall'est il popolamento dell'Europa occidentale con la conseguente evoluzione nel cosiddetto "uomo pioniere".
Gli scienziati intendono, a questo punto, verificare se l'"uomo pioniere" sia un antenato dell'uomo di Neandertal o addirittura dell'homo sapiens.
C'è cautela fra gli specialisti, ma la strada intrapresa potrebbe sciogliere i dubbi fra gli scettici.