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cultura
Arthur C. Clarke: appuntamento con le stelle

Il profeta del futuro, Arthur C. Clarke, l'autore di "2001: Odissea nello spazio", esplorò nella sua opera il contatto con gli extraterrestri e i benefici legati ai progressi della scienza.

"Non so dove si trovi fisicamente nel mondo la metà dei miei amici e non mi importa", diceva otto anni fa Clarke, dedicava, tuttavia, svariate ore al giorno a mantenere contatti attraverso la posta elettronica con amici e colleghi; non solo per quello, ma anche per scrivere i suoi libri. Aveva decine di computer nella sua casa di Colombo, nello Sri Lanka, dove è morto a più di novanta anni per una crisi cardiorespiratoria.

Il padre della fantascienza inglese si era trasferito nel paese asiatico nel 1956 attratto dalla cultura india e dalla possibilità di fare immersioni per provare l'assenza di gravità.

Clarke è stato per lungo tempo l'unico a possedere un'antenna parabolica nella ex-colonia britannica; con questa, poteva seguire tutte le invenzioni che aveva predetto dodici anni prima del lancio dello "Sputnik".

Nel 1945, la rivista Wireless World aveva pubblicato un suo articolo, intitolato "Ripetitori extraterrestri", in cui descriveva il funzionamento dei satelliti per le telecomunicazioni posti in un'orbita geostazionaria, sullo stesso punto, cioè, rispetto alla terra, ma nello stesso articolo esprimeva i dubbi sull'effettiva realizzazione, che si sarebbe potuta verificare solo alla fine del secolo. Ma si era sbagliato. Non brevettò l'idea, ma ricevette un buon compenso per l'epoca per l'articolo.

Arthur Charles Clarke era nato a Minehead, nel Somerset, in Inghilterra, il 16 dicembre del 1917. Figlio di campagnoli, si appassionò ben presto all'astronomia e alla fantascienza attraverso la lettura di riviste americane. Prestò servizio militare nella RAF come radarista durante la Seconda Guerra Mondiale. Si era laureato in Matematica e Fisica. Questi studi disciplinarono la sua fantasia, come disse Isaac Asimov. Egli, infatti, volava nell'Universo, ma ben inquadrato nei limiti delle leggi naturali.

Dopo aver scritto numerose fanzine tra il 1937 e il 1945, intraprese la carriera professionistica con John W. Campbell, che aveva scoperto Asimov nel 1938. Nel 1946, Campbell gli pubblicò sulla sua rivista "Astounding" il racconto "Spedizione di riscatto", cui seguirono altri racconti fino alla consacrazione di Clarke come scrittore.

Clarke ha indagato i possibili contatti degli esseri umani con specie aliene, all'apparenza demoniache, ma tendenzialmente ispirate al bene.

Clarke collaborò strettamente con Stanley Kubrick nella realizzazione del film "2001:Odissea nello spazio" e insieme al regista incontrò lo scienziato Carl Sagan per sciogliere i dubbi su una eventuale rappresentazione degli extraterrestri. Sagan sconsigliò di dare un volto agli alieni e i due optarono per il famoso monolito, un marchingegno che consentiva agli alieni di mostrarsi agli umani.

Come altri della sua generazione, Clarke era un ottimista della tecnologia, credeva nella bontà della scienza e in futuro pieno di speranza e di benessere per un genere umano capace di salire in alto sulle stelle.

Con gli anni perse la speranza di veder concretizzarsi il sogno di un incontro tra alieni e umani. Pensava che forse solo a 50 anni luce dalla nostra galassia potesse vivere altri esseri intelligenti; che comunque avrebbero potuto mettersi in contatto con i terrestri attraverso la televisione e le reti delle telecomunicazioni, grazie ai satelliti lanciati nello spazio (questa era stata una, non l'unica, delle sue previsioni realizzate).

La NASA sta studiando da diverso tempo la possibilità di costruire una sorta di ascensore in grado di portare in orbita persone e merci, come scritto in un altro romanzo di Clarke, "Le fontane del Paradiso" del 1979. La base di questo ascensore, in grado di salire fino a 36.000 chilometri di altezza, potrebbe essere posizionata sull'equatore e i costi sarebbero bassi. Ma non esiste attualmente la tecnologia in grado si costruirlo e soprattutto i costi sarebbero proibitivi.

Nonostante il fatto che Clarke con la fantascienza abbia vinto tutti i premi possibili, è sempre stato scettico nei confronti dei fenomeni paranormali e delle credenze religiose; sosteneva che la religione fosse un male necessario nell'infanzia della nostra specie, tante religioni differenti, ognuna che rivendica per sè la verità e questo per Clarke era insano.

E' stato scrittore prolifico, a lui si devono il ciclo Odissea nello spazio (2001: Odissea nello spazio;2010:Odissea due; 2061: Odissea tre; 3001: Odissea finale); il Ciclo di Rama (Incontro con Rama; Rama; Il giardino di Rama; Rama rivelato); altri 19 romanzi e numerosissimi Racconti.

Esiste un asteroide, 4923 Clarke, così battezzato in suo onore e sempre in suo onore è stata chiamata "Fascia di Clarke" l'orbita geostazionaria della terra per i satelliti utilizzati per le telecomunicazioni. Anche una ditta tedesca di ricevitori satellitari si chiama Clarke-Tech, in onore dello scrittore.

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