Per buona parte della sua storia il Pianeta rosso fu troppo salato per permettere la vita, secondo quanto rilevato dalla NASA.
Un'alta concentrazione di minerali nell'acqua presente anticamente su Marte lo avrebbe reso poco adeguato anche per i microrganismi più resistenti, secondo quanto affermato da uno scienziato dell'agenzia spaziale statunitense.
Indizi rilevati in rocce che un tempo furono sommerse dall'acqua suggeriscono che l'ambiente era un tempo acido e salino. Le osservazioni sono state fatte dal veicolo Opportunity che ha passatomeli esplorando un'antica pianura marziana.
Le condizioni su marte negli ultimi quattro miliardi di anni sono state molto difficili per un'eventuale vita; era così salato che solo pochissimi organismi terrestri avrebbero potuto avere una minima possibilità di sopravvivenza.
Opportunity ed il suo gemello Spirit hanno passato mille e quattrocento giorni sulla superficie del pianeta. Adesso le speranze sono puntate sull'astronave Phoenix, che giungerà su Marte il prossimo venticinque maggio.
La missione Phoenix giungerà vicino al Polo Nord del pianeta ed è pianificata per effettuare scavi sotto la superficie gelata per cercare segnali dell'esistenza presente o passata di microbi.
La prossima missione, il Laboratorio Scientifico Marte, partirà nel 2009 e giungerà nel 2010. Due volte più lungo e tre volte più pesante dei veicoli adesso presenti, raccoglierà campioni di roccia e li analizzerà in cerca di composti organici.