A quanto ci risulta, nessun parlamentare ha presentato interrogazioni sul licenziamento di Loredana Lecciso da “Domenica in”.

Ci verrebbe voglia di fare un elenco di politici sempre presenti al semideserto “question time” della Camera per ascoltarsi parlare e per obbligare qualche sottosegretario a ritardare la partenza per il week end per fornire risposte, rigorosamente “non soddisfacenti”. Nessuno si è mosso, nessuno ha tuonato.

In compenso si è mosso l’ordine dei Giornalisti della Puglia e per l’iscritta Lecciso Loredana si profila una sospensione o la radiazione dall’Elenco Pubblicisti per “fatti non conformi al decoro e alla dignità professionale, o fatti che compromettano la propria reputazione o la dignità dell’Ordine”.

Sembra che la signora Carrisi non sappia ballare (veline, letterine, schedine vengono tutte dalla scuola della Scala), non sappia cantare (orrore, la moglie di Al Bano!), non conosca la storia della filosofia (ma non ha letto De Crescenzo?), non sia l’intellettuale di riferimento dell’”uomo della camicia” come lo è invece Platinette. In altre parole, è troppo trash per la domenica degli italiani.

Ma, si chiederà timidamente qualcuno, e “Il grande fratello? E “L’isola dei famosi”? E tutti gli amici, allievi, parenti e conoscenti della moglie dell’”uomo della camicia”? Tutto regolare. In regola come i ritrovamenti, le agnizioni, le sorprese di persone che ufficialmente ignorano perché sono state convocate in televisione e nemmeno lontanamente dovrebbero immaginare chi saranno coloro che si getteranno tra le loro braccia con un pianto liberatorio.

La Lecciso ha sbagliato tutto. Prima doveva farsi eleggere alla Camera e farsi almeno un paio di legislature in tailleur gessato, con foulard a (s)coprire la Croce di Vandea sul décolleté. In seguito, solo in seguito, avrebbe potuto condurre una bella trasmissione sulla chirurgia estetica, (s)vestita alla dark lady, in compagnia di un maître (maîtresse?) à penser, ed elargire pillole di saggezza dalle colonne di un settimanale femminile, tra le pubblicità di deodoranti e mutandine.