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cultura
Ubu e il suo autore
di Carla Santini

A cento anni dalla morte di Alfred Jarry, che avvenne il primo novembre 1907, Ubu Re è ancora rappresentato sulle scene di tutto il mondo ed è giustamente considerato un capolavoro del teatro dell'assurdo, il capostipite, anzi, di tutta una serie di lavori di autori anche grandissimi, come Samuel Beckett ed Eugene Ionesco.

Ubu re, inizialmente ideata per il teatro delle marionette e scritta da un ragazzo di ventitré anni, fu rappresentata la prima volta in casa di amici e poi al Teatro dell'Opera di Parigi, ove fu accolta dal chiassoso dissenso del pubblico bempensante, abituato a ben altre forme di spettacolo.

Furono le due uniche rappresentazioni durante la breve vita del francese Jarry, che morirà a soli trentasette anni.

Si tratta di una specie di rilettura di Amleto, del Macbeth e di Edipo Re in cui la grandezza delle tragedie originarie viene annegata in personaggi assolutamente privi di grandezza; Ubu è un codardo, ignorante e sanguinario che viene convinto dalla madre ad assassinare il re con promesse insulse, come quella di fargli mangiare calli tutti i giorni.

La scena si sposta tra una Polonia leggendaria, ma anche reale, la Spagna, la Francia, Elsinore in Danimarca e la Germania medievale.

Padre Ubu, ufficiale dei dragoni di re Venceslao, s'impadronisce del trono ed uccide tutti i nobili ed anche i suoi compagni. Ma si tratta di un borghese piccolo piccolo, tipico della Francia fin de siècle, avido di denaro come gli esponenti della borghesia affaristica del tempo.

Jarry scrisse anche tre seguiti di Ubu Re, Ubu incatenato, Paralipomeni di Ubu e Ubu sulla Butte, ma anche moltissime altre cose e chissà quanto avrebbe scritto se non fosse morto di tubercolosi, con la salute minata dall'alcoolismo.

Oltre alla saga di Ubu, alle poesie simboliste e ad un romanzo surrealista, la sua fama è legata anche a "Gesta e opinioni del Dottor Faustroll, patafisico, romanzo neoscientifico". Con questo romanzo Jarry inventò una nuova scienza, la patafisica, ovvero l'accettazione di qualsiasi evento accada nell'universo come di un evento straordinario. Un qualsiasi cosa gettata per terra, come una moneta, non cadrà mai nello stesso preciso luogo e nello stesso modo se il gesto viene ripetuto per migliaia di volte.

La patafisica è la scienza dell'imprevedibile che ha trovato centinaia di adepti in tutto il mondo. Circoli patafisici si trovano in molti posti, a cominciare, naturalmente, da Parigi. A Granada esiste un circolo molto interessante e vitale, i cui membri si dividono tra satrapi effettivi e satrapi cooptati, che organizza manifestazioni sia in Andalusia che nel resto della Spagna. Ognuno di loro è reggente di una cattedra, tipo Euristica dell'Epifantastico, Apoteosi romanzesca applicata, Draconologia pratica ed altre dello stesso genere.

Il pittore Miguel Mochón de la Torre, reggente della cattedra di Iconoclastica, è segretario del Dipartimento delle Forme divergenti. Per maggiori informazioni si può cercare in internet l'Institutum Pataphysicum Granatensis http://blogs.ideal.es/patafisica

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