Ricorre il 16 settembre 2007 il trentennale della morte di Maria Callas.
Tra le più celebri cantanti liriche dello scorso secolo, Maria callas ebbe i natali nella città di New York, dove venne alla luce il 2 dicembre 1923. Cecilia Sophia Anna Maria (in arte Maria Callas) è di ascendenze greche; il padre Geoges Kalogheropoulos è un greco emigrante in America, il cui cognome, secondo un procedimento consueto per l'epoca, venne semplificato in Callas. Maria nasce al Flower Hospital di New York, come ricordano le cronache dell'epoca, nel bel mezzo di una fitta nevicata: pesava oltre i sei chili alla nascita.
Alla tenera età di quattro anni canta già le sue prime melodie. Ebbe un'infanzia tranquilla, se si fa eccezione all'incidente che ebbe a cinque anni quando venne investita da un'auto e rimase in coma per 22 giorni. A nove anni prende le sue prime lezioni di canto sviluppando già da allora la sua impostazione vocale finalizzata a sfruttare le cavità nasali. Tornata in Grecia nel 1935 in seguito a vicissitudini familiari, la Callas frequenta il Conservatorio di Atene, dove si diploma in canto e pianoforte. Vince il suo primo premio già nel 1939 interpretando il ruolo di Santuzza nella "Cavalleria Rusticana" di Mascagni. Da quel momento inizia per lei una folgorante carriera in un susseguirsi di interpretazioni che la trattennero in Grecia fino al 1945. In quell'anno torna a New York dove rimane per circa due anni prima di approdare in Italia nel 1947 ingaggiata dal Zenatello, l'allora direttore artistico dell'Arena di Verona, per interpretare "La Gioconda".
Gli anni della sua consacrazione arrivano tra il 1948 ed il 1950 in modo oltremodo fortuito: chiamata all'ultimo momento a sostituire il soprano Margherita Carosio nel ruolo di Elvira ne "I puritani" alla Fenice, la Callas ebbe un successo memorabile. Era il 19 gennaio del 1949. Sposa il 21 aprile dello stesso anno Giovanni Battista Meneghini, industriale nei laterizi e grande appassionato di lirica che da quel momento si dedica alla carriera della moglie, come proprio agente. Inaugura la stagione lirica della Scala di Milano il dicembre del 1951dove trionfa ne "I Vespri Siciliani": è ormai per tutti La Divina.
E' il 1957 quando incontra per la prima volta Aristotele Onassis e ne diverrà l'amante. Il 1959 è l'anno della rottura con il marito dal quale divorzia, ma l'amore tra la Divina ed il magnate greco sarà, come lei stessa ebbe modo di definirlo, "brutto e violento". Soffrirà moltissimo in questo periodo e dal rapporto con Onassis ebbe un figlio, sopravvissuto solo pochissime ore.
Il rientro sulle scene nel 1965 a New York con "La Tosca" fu trionfale, ma già nei mesi successivi si avvicendavano i primi problemi fisici per la cantante. Nel 1968 Aristotele Onassis sposa Jacqueline Kennedy, vedova di John Fitzgerald Kennedy: il mondo sembra crollarle addosso. Nel 1973 effettuerà un tour mondiale con Giuseppe Di Stefano che si concluderà in Giappone nel 1974: sarà la sua ultima esibizione in pubblico.
Muore a soli 53 anni il 16 settembre 1977 sola, con accanto i suoi fedeli domestici. Erano le 13.30.
Di lei rimane un'unica lapide presso il cimitero di Pere Lachaise a Parigi: per sua volontà venne cremata e le ceneri disperse nell'Egeo dal sindaco Ateniese. Disse di lei Franco Corelli: "Era nata per cantare e per stare sulla scena. La sua musica e la sua voce ti entravano nel cuore..."