Credete veramente che con la riforma della giustizia, approvata dal Senato, erano in ballo le sorti del Governo Prodi? Forse poteva anche accadere, con qualche scivolone di troppo, ma la vera battaglia si è svolta sul terreno dell'eterna lotta tra magistrati e avvocati ed i primi hanno vinto ancora una volta, senza ombra di dubbio. Tutto si è svolto attorno ad un emendamento al testo della legge - opera di un senatore della maggioranza - che pretendeva introdurre la presenza di un rappresentante dei legali nei consigli giudiziari . Cosa poteva significare tale presenza in organi deputati a giudicare l'operato dei giudici in questioni controverse? "Che ch'azzecca" - direbbe qualcuno - questi sono problemi interni dei magistrati che solo loro potranno risolvere senza il fastidio di ascoltare il parere degli "azzeccagarbugli"che poi potrebbe finire su i giornali con relativo dibattito al calor bianco. Insomma l'attacco alla torre eburnea dei giudici e procuratori è fallito. I magistrati hanno annullato lo sciopero, mentre i penalisti si asterranno dal lavoro per sei giorni. In conclusione dalla famosa torre i magistrati, con l'aiuto del Governo, hanno prima di tutto "buttato giù" gli avvocati, eterni e quotidiani avversari almeno in aula, poi indirettamente anche quella parte della cittadinanza che in quei giorni ha bisogno di Giustizia, una giustizia di questi tempi in Italia veramente "ingarbugliata".