Presso il Museo Nazionale d'Arte Orientale 'Giuseppe Tucci' a Palazzo Brancaccio, a Roma, una spettacolare mostra suddivisa in tre sezioni, gioielleria, cosmesi, costumi, con reperti provenienti sia da una donazione effettuata allo Stato Italiano, sia offerti dall'Ufficio della Cultura e Guida Islamica della Provincia di Tehran, resi disponibili dall'Istituto Culturale della Repubblica Islamica dell'Iran in Italia.
Un percorso culturale assai ampio che per quanto riguarda l'oreficeria propone reperti che dal periodo del Bronzo, IV millennio a.C., arrivano sino al periodo Islamico, XIII secolo d.C., a testimonianza delle capacità tecnologiche e dell'organizzazione sociale delle regioni che l'hanno prodotta, per comprendere infine una serie di gioielli etnici in argento, di grandi dimensioni, datati XIX e XX secolo.
Fra tanti pregevoli oggetti, ricordiamo un gruppo di orecchini in oro (IX-VIII secolo a.C.) di incredibile modernità, alcuni orecchini a staffa e ad anello aperto, in oro e perle, ed un pendente in oro, granati, turchese e cristallo di rocca, entrambi risalenti al periodo sasanide (III-V secolo d.C.); un ornamento per trecce in lamina d'argento con decorazione incisa, punzonata, parzialmente dorata, cuoio e corniole, ed un ornamento per copricapo, sempre in lamina d'argento con corniole ma intagliata, lavorata a giorno e stampata, entrambi appartenenti alla tribù turcomanna dei Tekke (XX secolo).
Altrettanto lungo ed interesssante è il percorso che riguarda la cosmesi femminile, dal periodo del Bronzo al periodo Islamico: in rassegna una vasta selezione di contenitori per unguenti, oli ed essenze profumate, ed utensili usati per la loro fabbricazione; segnaliamo in particolare un bruciaprofumi in ceramica invetriata, finemente traforato, appartenente a produzione persiana di epoca selgiuchide (XII-XIII secolo), ed un portaprofumi di tipo zoomorfo, proveniente dall'Iran orientale (XI-XII secolo), ma anche vasi portaprofumi in vetro colorato a corpo globulare, fusiforme ed a campana, tutti di pregevole fattura ed eleganza, appartenenti ad ambito iranico fra il IX ed il XII secolo.
Per finire, la sezione dedicata ai costumi tradizionali delle donne iraliane, preceduta da un dipinto ad olio raffigurante una dama di alto lignaggio, di produzione persiana del periodo Qajar (XVIII-XIV secolo): sono presenti in rassegna i costumi delle più importanti etnie, spesso dai colori molto vivaci e tutti finemente lavorati, confezionati per i ceti più elevati con stoffe pregiate ed arricchiti da oro e pietre preziose, composti da due elementi principali, una gonna generalmente lunga ed un corpetto che non arriva sino alla vita.
Ed ancora un prezioso tappeto in seta ed alcune borse databili intorno agli anni Venti del secolo passato, il tutto riportato in un pregevole volume di grande formato edito da De Luca Editori d'Arte, con la riproduzione dei reperti in uno ad esaustivi saggi.
Al Museo Nazionale d'Arte Orientale 'Giuseppe Tucci, Roma, sino al 24 giugno p.v., con i seguenti orari: lunedì, mercoledì, venerdì e sabato con orario 8,30 - 14,00; martedì, giovedì, domenica e festivi ore 8,30 - 19,30; chiuso primo e terzo lunedì del mese. Ingresso € 4,00, ridotto € 2,00; gratuito per i cittadini dell'UE minori di anni 18 e al di sopra dei 65 anni. Ingresso e servizi per i diversamente abili.