Il 2017 sarà un anno molto complicato sotto il profilo delle opportunità di guadagno da realizzare utilizzando strumenti finanziari. I margini sono ridotti vicini allo zero per le classi con rischio assente e sia in Europa sia oltre oceano c'è chi gradirebbe un aumento dei tassi.
La circostanza provocherebbe nell'immediato una flessione di tutti i listini: quelli azionari perché sono strettamente correlati allo stock di liquidità ed al costo del danaro, e le obbligazioni a tasso fisso risentirebbero subito di una flessione dei corsi, necessaria conseguenza per l'allineamento dei rendimenti ai nuovi tassi.
La pressione sui corsi dei titoli coinvolgerà l'intera industria del risparmio gestito.
Si avranno ripercussioni anche sul mercato dei cambi, che rappresenta un interessante campo di azione per la ricerca di possibilità di produrre alfa.
Il Pil Usa del quarto trimestre è stato rivisto al rialzo e segna una crescita del 2,1% dall'1,9% precedente. Gli economisti consultati da Reuters avevano previsto una revisione a +2%. L'accelerazione dell'economia americana nel quarto trimestre è legata ai consumi, saliti del 3,5%, più del 3% inizialmente stimato. I profitti delle aziende sono balzati del 9,3%, l'aumento maggiore dal 2012.
Le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana sono scese di 3.000 unità a quota 258.000. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che scommettevano su 247.000. Nel vecchio continente le disparità nell'aggancio della ripresa stanno dando non pochi grattacapi sia ai vertici UE sia ai politici intenti a contrastare il dilagare del "populismo". Gli appuntamenti elettorali in Francia e Germania sono attesi con ansia per i possibili effetti connessi all'avanzamento dei partiti nazionalisti ed euroscettici. C'è tanta di quella carne al fuoco da stare seriamente preoccupati, tenuto conto del fatto che nel vecchio continente anche quando c'è calma piatta qualcuno trova il tempo e la voglia di innescare polemiche e divisioni tra gli Stati. In Italia con il tema delle banche che hanno chiesto aiuti di Stato ne vedremo delle belle vista la distanza esistente tra la realtà della via tracciata dai trattati ed i desiderata di coloro che vorrebbero buttarla come al solito a tarallucci e vino con buona pace per le "tasche degli italiani".
articolo pubblicato il: 05/04/2017 ultima modifica: 13/04/2017