Avrei, anzi ho scritto un altro articolo che per motivi di convenienza non posso pubblicare ma che mi riservo di riproporlo il mese prossimo. Chiedo scusa ai lettori ma quanto avevo da dire è talmente eclatante che mi sono imposto un mese di riflessione.
Questo articolo lo voglio scrivere in prima persona, dialogando con i lettori, chiedendo comprensione per quanto ho da dire. Mi viene una domanda spontanea: ma se qualcuno ti dicesse che non ha più fiducia in te cosa faresti? Personalmente mi ritirerei dal proscenio ed andrei, amareggiato, a riflettere su cosa ho sbagliato. Se uno dei vostri amici facesse una reprimenda sui vostri comportamenti, cosa fareste? Sicuramente, molti di voi farebbe un esame di coscienza, analizzando la sua vita ed il rapporto con il prossimo. Tutto ciò è normale ed umano. Ma io non ho la responsabilità di un governo, non ho sulle mie spalle il destino di una nazione, il mio può essere un piccolo problema personale che può coinvolgere qualche persona ma non certo una intera nazione. Mi domando allora come può fare un uomo che si vede assediato da ex amici, da avversari a mantenere puntigliosamente la sua posizione, sfidando una intera popolazione. Io odio i presuntuosi. La parola odio non è fuori posto, odio gli arroganti, odio i falsi, odio chi si è fatto tranquillamente i cavoli suoi e pretende che gli altri stringano la cinghia. A dispetto di tutti, contro tutti, persino contro i suoi ex alleati, il signor Prodi vuole mantenere la sua poltrona. Non è una mia avversione congenita verso la sinistra: è una avversione verso l'uomo che alle spalle non ha un partito: si è creato uno spazio politico artificiale, raccontando favole ai suoi pseudo alleati che presto si sono resi conto di essere rappresentati da un personaggio inventato dalle debolezze degli altri. Onore a D'Alema che in occasioni analoghe ha avuto il coraggio di comportarsi da uomo. Ma ora dove è? Possibile che un personaggio di grande rilievo politico come lui, viva sempre alla finestra? È possibile che per fare l'attendista si faccia poi fregare da Veltroni, personaggio improponibile per come ha gestito Roma per quasi un decennio. Allora caro D'Alema cosa aspetti a mostrare gli attributi? Hai pazientato per tante nomine prestigiose, hai mandato avanti al posto che ti sarebbe spettato di diritto personaggi a dir poco discutibili. Vuoi fare il nuovo temporeggiatore? Attento, perché gli anni passano e soggetti improponibili si affacciano al mondo della politica. Non perdere il treno perché solo tu, perdonami la confidenza, potresti risolvere in un attimo i problemi del governo e di questa disastrata sinistra. Se non lo fai vuol dire che anche tu aspetti Berlusconi. Auguri.