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attualità scientifica
razzi più efficienti

Un gruppo di ricerca ha sviluppato un prototipo di motore che permette il lancio di satelliti con l'utilizzo di una minor quantità di combustibile. Ciò aprirà la strada a missioni spaziali a grandi distanze, a un maggior carico in orbita, a minori costi di lancio.

L'efficiente motore consuma il 40% in meno di combustibile funzionando grazie all'energia solare intanto che si trova nello spazio e regolando con grande precisione la velocità di fuoriuscita degli ioni.

I satelliti che per il loro lancio impiegano il motore, disegnato nel laboratorio Tecnologico della Georgia, negli Stati Uniti, possono portare una carico maggiore per la minor quantità di combustibile che devono caricare per raggiungere l'orbita fissata. Nel caso in cui si volesse utilizzare in altro modo il ridotto carico di combustibile, il satellite potrebbe essere lanciato con un veicolo di minore potenza. Un'altra utilizzazione potrebbe essere quella di permettere una maggiore manovrabilità dei satelliti una volta in orbita o consentire manovre di rifornimento o di rimorchio.

Il progetto è stato finalizzato alla creazione di un motore che potesse sfruttare al meglio la potenza disponibile in una maniera molto simile a quello che accade nelle automobili attraverso il sistema di trasmissione. Il motore di un razzo tradizionale funziona per tutto il tragitto di trasporto fino all'orbita del satellite come una macchina che abbia la prima marcia inserita.

Il nuovo motore consente il cambio della marcia da terra in base alla necessità propulsiva. Ciò permette al motore di bruciare quantità diverse di combustibile a seconda delle fasi di ascensione e conseguentemente di risparmiare notevoli quantità.

Il motore funziona con un sistema efficiente di propulsione di ioni. Gli atomi di xenon, un gas nobile, vengono iniettati nella camera di scarico; gli atomi vengono ionizzati (vengono liberati dagli elettroni nella parte esteriore) e si formano pertanto ioni di xenon. Gli elettroni, di massa inferiore, sono trattenuti dal campo magnetico, mentre gli ioni arricchiti sono spinti all'esterno, nello spazio, da un campo elettrico; ciò crea la forza propulsiva che porta il satellite a forti velocità.

In fase preliminare sono stati ideati nuovi schemi dei campi elettrici e magnetici per migliorare il controllo delle particelle espulse. Questo controllo che viene esercitato da terra consente quindi di risparmiare combustibile.

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