In questo mese di maggio ricorrono i centenari della nascita di due attori diversissimi in tutto ma uniti dal fatto di essere diventati miti in vita e di esserlo ancora oggi, ad anni di distanza dalla morte, Laurence Olivier e John Wayne.
Tra i più grandi attori del cinema e del teatro britannici,riconosciuto come il più grande interprete shakespeariano, Laurence Kerr Olivier nacque il 22 maggio 1907 a Dorkin, nel Surrey, in una famiglia di saldi principi. Il padre, pastore anglicano, era appassionato di teatro e, divenuto presto consapevole del talento eccezionale del figlio, spinse Laurence a dedicarsi alla recitazione.
Dopo inizi a livello amatoriale, il giovane Laurence entrò nella London's Central School of Speech Training and Dramatics Arts, conseguendo una formazione accademica che lo portò a far parte della prestigiosa compagnia di sir Barry Vincent Jackson e a debuttare sulla scena londinese verso la metà degli anni Venti. Ad un saggio scolastico assistette la grande attrice Ellen Terry, che rimase colpita dall'interpretazione che di Bruto faceva il giovane Oliver.
Fu una decina di anni dopo che Olivier s'impose prima come Romeo in una memorabile messinscena di John Gielgud, poi con un Amleto che teneva conto delle teorie psicanalitiche freudiane. Nel cinema gli inizi non furono esaltanti, ma ben presto venne "Cime tempestose" di William Wyler, con Merle Oberon, ad assicurargli quel successo mondiale che lo accompagnerà fino alla fine dei suoi giorni.
L'incontro con Vivien Leigh, grande interprete di "Via col vento", pose fine nel 1940 al suo matrimonio con l'attrice Jill Esmond, sposata dieci anni prima. Il matrimonio con la Leigh durerà venti anni, fino a quando nel 1960 l'attore conobbe sul set Joan Plowright e si sposò per la terza volta.
L'undici luglio del 1989, a ottantadue anni, uno dei più grandi attori d'Inghilterra e del mondo moriva a Steyning, nel Sussex.
John Wayne, il cui vero nome era Marion Mitchell Morrison, nacque il 26 maggio 1907 a Winterset, nello Iowa, figlio di Clyde Morrison e Mary Alberta Brown. Quando Marion era ancora bambino, a causa delle precarie condizioni di salute del padre la sua famiglia si trasferì in California, nel deserto del Mojave, ed in seguito a Glendale.
Il futuro John Wayne era un ragazzo pallido e allampanato che andava in giro sempre accompagnato da un cane di nome Duke, dal quale prese il soprannome che lo accompagnerà per tutta la vita.
La sua fortuna iniziò quando entrò nella squadra di football americano dell'Università del Sud California. Il leggendario Tom Mix, l'eroe western del cinema muto, era tifoso della squadra della USC ed offriva biglietti del cinema e lavoretti saltuari ai giocatori migliori. Fu così che Duke Morrison si avvicinò al mondo del cinema. Dapprima faceva il quarto assistente di John Ford, un impegno poco dissimile da quello di trovarobe, alternato a parti di tutti i generi in vari film. Fu nel 1930 che il regista Raul Walsh lo ribattezzò John Wayne, dopo aver letto un libro sulla rivoluzione americana in cui si parlava del generale Antony Wayne.
Solo nel 1939 John Ford, dopo che per tre anni aveva praticamente rivolto solo sporadiche parole al suo tuttofare, inaspettatamente offrì proprio a lui la parte di Ringo Kid in "Ombre rosse". Fu l'inizio del mito.
Per tutti gli anni Cinquanta John Wayne fu uno dei più pagati attori di Hollywood, incarnando, senza variare di molto la sua recitazione, il ruolo dell'americano rude e forte. Nel 1968 tentò con "Berretti verdi" di esaltare il soldato americano in Viet-Nam come lo aveva fatto nei film della seconda Guerra Mondiale, ma il tentativo non fu apprezzato in un momento in cui l'impegno militare in Indocina non era ben visto, né in patria né all'estero. L'anno dopo però, nella parte di uno sceriffo alcoolizzato, guadagnò l'unico Oscar della sua carriera.
Il mito americano si spense, malato di cancro come il pistolero del suo ultimo film, del 1976, l'undici giugno del 1979.