E' noto come gli ormoni giochino un ruolo fondamentale nell'esuberanza degli adolescenti, in particolare il malumore e lo stess di cui sono spesso vittime gli adolescenti.
Non era stato finora possibile identificare le cause specifiche di tali disagi ed era molto difficile individuare e trattare l'ansia giovanile.
L'ormone THP, secondo un gruppo di ricercatori, potrebbe contenere gli effetti della pubertà quando un adolescente soffre di alti livelli di ansia perché agisce da inibitore a livello cerebrale.
I risultati di un esperimento sui ratti avevano già evidenziato che il THP nella pubertà aumenta l'ansia. Ora i ricercatori hanno studiato specificatamente un particolare recettore cerebrale su cui il THP agisce e la finalità della maggioranza dei farmaci sedativi e tranquillanti disponibili sul mercato. Hanno scoperto che questo recettore, chiamato GABA, presente in piccole dimensioni, aumenta vertiginosamente di funzionalità all'inizio della pubertà nella zona del cervello che regola l'emozione.
Paradossalmente, pertanto, gli ormoni THP rallentano l'attività dei recettori GABA, che aumenta l'attività cerebrale che produce uno stato di maggiore ansietà.
Lo stress, dicono i ricercatori, aumenta durante la pubertà anche per gli effetti parossistici di questo ormone.
Ma non va dimenticato come l'influenza della crescita, la struttura psichica e i condizionamenti dell'infanzia si consolidino proprio in questa fase della vita.
E' riduttivo attenersi pertanto solo agli aspetti meramente biologici dell'adolescenza.
Questo processo non è ancora perfettamente chiaro, forse pereché anche altri ormoni cominciano ad attivarsi nel periodo in esame.
Nello studio fatto sui ratti, gli scienziati hanno evidenziato l'alterazione genetica del recettore che agisce sull'ansia e hanno potuto invertire gli effetti dell'ormnone che produce lo stress. Bloccare l'effetto dell'ormone può essere un primo passo, ma è necessario approfondire gli studi.
Ciò che resta ancora da scoprire e capire è il processo che attraversano gli adolescenti. Tutte le informazioni di carattere biologico potrebbero essere particolarmente utili per i genitori e gli insegnanti se vanno non a sostituire ma ad integrare le informazioni di carattere psicologico e sull'ambiente.