E' stato immesso sul mercato un nuovo rimedio che rivoluzionerà il trattamento della malaria.
Il parassita responsabile della malaria è diventato resistente alle medicine tradizionali.
Il nuovo ritrovato, che non sarà brevettato, sarà utilizzato inizialmente in Africa e successivamente, opportumamente modificato, in America Latina e nel sud-est dell'Asia e dell'India, dove sono diffusi tipi differenti di malaria.
Secondo gli esperti, questo nuovo rimedio, chiamato ASAQ, è riuscito ad agire con successo sul tipo di malaria resistente.
L'ASAQ è stato messo a punto nei laboratori di una organizzazione non governativa, della SANOFI-AVENTIS e di Iniziative di Medicina per le malattie dimenticate, quest'ultima conosciuta come DNDi.
La ricerca è stata finalizzata alle esigenze dei vari paesi in cui il problema è endemico.
Il prodotto nasce dalla combinazione di due composti chimici, l'artesunato e l'amodiaquina, più facile da usare e meno costoso degli altri farmaci disponibili, come la clorodina, il cui uso inappropriato, secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità, ha sviluppato la resistenza della mosca malarica.
Ciò ha determinato un forte incremento della mortalità a partire dagli anni che vanno dal 1990 al 2002.
In Africa, ogni giorno, muoiono ancora oggi 3.000 bambini di età inferiore ai cinque anni.
La scelta di non brevettare il farmaco dovrebbe consentire l'immissione di quantità sufficienti per le necessità dei paesi colpiti dalla malattia.
Il costo contenuto, 1 dollaro per la dose per adulti e 50 centesimi per quella per bambini, potrebbe rappresentare una strategia vincente a livello mondiale.