A Cesena, venerdì 23 dicembre 2016, nella seicentesca Chiesa di Santa Maria del Suffragio (via Zeffirino Re, 48) si terrà la presentazione della mostra "Ilario Fioravanti - Il Presepe Infinito", ideata e curata dall'architetto Marisa Zattini, allestita presso la Galleria Comunale d'Arte e nel Corridoio Lapidario della Biblioteca Malatestiana. Alla presenza del Sindaco Paolo Lucchi, dell'Assessore
alla Cultura Christian Castorri, della vedova Adele Briani Fioravanti, della curatrice e di Marco Di Capua, si introdurrà l'evento che segna un'ulteriore tappa significativa nella ricognizione dell'opera omnia del nostro architetto-scultore cesenate. Una rassegna dedicata ad un suo importante nucleo di opere in terracotta policroma sul tema straordinario della "Nascita di Gesù". La città di Cesena si veste così ancor più "a festa" rendendo omaggio e celebrando uno dei suoi artisti più significativi. Vogliamo ricordare la sua recente mostra a Bruxelles, durante il Semestre di Presidenza Italiana dell'Unione Europea e quella tenutasi lo scorso anno nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale ad Urbino.
"Ci attendono la Madonna con il Bambino, il respiro delle persone viventi. Fioravanti carezza la terra, prepara i volti, le mani, le vesti della Vergine, del Bambino, dei pastori, con la stessa intatta visione della nostra infanzia. Dal suo studio popolato di creature, sono uscite questa volta soltanto quelle che ebbero il bene e il destino di vedere Gesù, di parlare con la Madonna e con San Giuseppe, in quelle adorazioni di pastori e di magi che l'artista ci mette davanti perché anche noi siamo con loro, hic et nunc", scriveva Vittorio Sgarbi per la bellissima mostra "Gloria in excelsis Deo" (2015). La mostra di oggi, fortemente voluta dall'Amministrazione Comunale di Cesena, ripropone al grande pubblico il mistero del Natale in modo idealmente dilatato. Un tema sempre vivo nella produzione del nostro architetto - scultore, sviluppato nel tempo fra annunciazioni, presepi, angeli, pastori e Re Magi. La mostra cesenate di oggi dà corpo ad un sogno di Ilario Fioravanti: quello di realizzare una sorta di "Presepe infinito" mettendo in scena tutti gli esseri umani e animali, a rendere onore al Bambinello. Tutti insieme riuniti nella "grande
festa" così come accadde per i "diseredati" nella Via Crucis dei pagliacci, realizzata per l'amico Tonino Guerra. Un dialogo che si innesta anche con la pittura antica grazie ai dipinti provenienti da Chiese e collezioni cesenati.
La pala di Bonaventura Andreini, ad esempio - ospitata nella splendida Chiesa di San Zenone - ha l'intento, insieme alle altre selezionate per l'occasione, di accompagnare e introdurre le opere di Ilario ponendo l'attenzione sul tema delle sinapsi dello sguardo, del vedere e della memoria. Per un sentire più ampio che
lega insieme la nostra storia individuale al territorio d'appartenenza. Così "Annunciazioni", "Natività" , "Presentazioni di Gesù al Tempio", provenienti dalla Diocesi di Cesena-Sarsina e dall'Abbazia del Monte entrano in rapporto dialogico con l'opera di Fioravanti creando un ininterrotto messaggio emozionale e narrativo tra arte antica e arte contemporanea, che da sempre arricchisce l'uomo. Il catalogo, edito da Il Vicolo Editore documenterà tutte le opere in mostra, con testi istituzionali e testi critici a firma della curatrice Marisa Zattini, del Prof. Marco Di Capua, con una testimonianza di Adele Briani Fioravanti e contributi di Gianni Fucci, Marino Mengozzi, Pier Guido Raggini e tanti altri ancora. A conclusione, un omaggio "di e per" Monsignor Giancarlo Biguzzi.
Ilario Fioravanti (Cesena 1922 - Savignano sul Rubicone 2012) è stato uno dei più interessanti protagonisti dell'arte italiana. Fin da giovanissimo, prima con il disegno poi attraverso l'incisione e la scultura, si avvicina alle arti figurative. Nel 1949 si laurea in architettura a Firenze. La professione di architetto non lo distacca tuttavia da una necessità "organica" di testimoniare ogni sua emozione ed esperienza attraverso il disegno. Negli anni Sessanta ritorna alla scultura realizzando una serie di ritratti. Negli anni Settanta-Ottanta Fioravanti si appassiona alle espressioni artistiche arcaiche. Guarda con molto interesse l'arte egizia, le terrecotte della civiltà mesoamericana, le sculture nuragiche, l'arte etrusca e quella africana. Giovanni Testori va ricordato come il suo mentore più accreditato in Italia. Ha esposto in numerose città italiane, fra le quali segnaliamo: Urbino, Cesena, Milano, Longiano, Matera, Sogliano al Rubicone, Rimini. A Spoleto e Potenza è stato presentato in
una ricognizione curata da Vittorio Sgarbi. La sua più ampia monografica (con oltre 120 opere), curata dal direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci e dall'architetto Marisa Zattini, risale al 2008, per la città di Cesena. Da segnalare la mostra del 2014 a Bruxelles, "Il segreto dei Segni", curata da Marisa Zattini, nell'ambito del Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione Europea e quella del 2015,
allestita nelle Sale del Castellare del Palazzo Ducale di Urbino.
"Il presepe infinito" di Ilario Fioravanti
dal 23 dicembre al 29 gennaio
Cesena, Galleria Comunale d'Arte e nel Corridoio Lapidario della Biblioteca Malatestiana
Informazioni: tel. 0547/21386 - E-mail: arte@ilvicolo.com
Il raffinato catalogo è stato pubblicato da Il Vicolo Editore
articolo pubblicato il: 20/12/2016