Nel 1976, malata di cancro, la pianista inglese Joyce Hatto aveva abbandonato l'attività concertistica fino alla morte, avvenuta nel giugno dello scorso anno. Nonostante la sparizione dai palcoscenici nel 2000 la casa discografica di proprietà del marito aveva cominciato a lanciare una serie di registrazioni in cui la pianista interpretava alcune tra le più note composizioni per piano del repertorio classico.
Tra una chemioterapia e l'altra, Joyce Hatto aveva registrato, con esiti trionfali, composizioni di grandi autori, come Haydn e Prokofiev, Leopold Godowsky e Chopin. Alla sua morte le riviste specializzate l'hanno salutata come la più grande pianista del mondo.
Pochi giorni fa, però la rivista "Gramofone" ha scoperto l'inganno grazie al programma iTunes della Apple. Quando un critico della rivista inglese ha tentato di ascoltare nel suo computer un concerto della pianista, iTunes, che identifica e cataloga le musiche grazie alla tecnologia digitale, ha attribuito l'interpretazione ad un altro strumentista.
A quel punto la rivista a contattato esperti di informatica per decrittare i CD apparsi sotto il nome della Hatto. In una interpretazione di musiche di Leopold Godowsky era stata aumentata la velocità del quindici per cento per nascondere il fatto che si trattava dell'unione di due diverse interpretazioni, una appartenente al pianista carlo Grante, l'altra Marc André Hamelin. Un altro disco era un'abile macheramente di un'esecuzione del pianista russo Vladimir Ashkenazy, mentre per un'ulteriore falso era stata citata una fantomatica Filarmonica polacca diretta da un altrettanto fantomatico maestro René Kholer.
Ma già prima della rivista, uno studio condotto da esperti universitari inglesi era giunto alla conclusione che un concerto di Chopin pubblicato come se fosse stato eseguito dalla Hatto era in realtà un'abile contraffazione dell'opea di un altro pianista.
Si sospetta che il responsabile della frode sia il marito della pianista, l'impresario musicale William Barrington-Coupe.