Dopo la presentazione del libro curato da Alberto Pezzotta Regia Damiano
Damiani e la partenza dellampia retrospettiva dei film del regista che ci
sta permettendo di vedere, o rivedere, sia a Udine che a Pordenone alcune
delle gemme del cinema italiano degli anni Sessanta e Settanta, è giunto il
momento di scoprire un altro aspetto di questo poliedrico artista.
La mostraDamiano Damiani La pittura presso la Sala Esposizioni Ai Molini di Pasiano di Pordenone (paese natio
di Damiani) rimarrà aperta fino al 5 dicembre, offrendo al vasto pubblico
le opere pittoriche di Damiano Damiani, del quale i più conoscono solo la
dimensione di regista. 30 dipinti e 2 sculture, dagli anni 60 fino alle
opere più recenti (in mostra anche lultima opera del regista, intitolata 13
settembre 2004), ci offrono uno spaccato unico della sua vita.
Espressioni di un animo artistico surreale, fantasioso e specchio di una
dimensione irrazionale e colorata, le tele offrono unimmagine inedita e per
certi versi sorprendente del regista e testimoniano della complessità e
della ricchezza della sua opera che il Friuli, con questo ambizioso omaggio,
ha voluto far riemergere da un ingiusto e superficiale oblio.
Lattività pittorica di Damiani, sebbene poco conosciuta, è altrettanto
seria e impegnata del fare cinema, scrisse Fellini. Del resto, prima di
accedere alla macchina da presa, la sua formazione avvenne allAccademia di
Brera, a Milano. Come maestri ebbe Achille Funi, Carlo Carrà, lo scultore
Francesco Messina.
Larte pittorica di Damiani si incanala, nel dopoguerra, nel fumetto e in
una parallela attività di vignettista e illustratore per riviste satiriche
per poi riemergere negli 1969 anno della prima mostra personale (una cosa
che sanno in pochi è che la prima locandina del Piccolo Teatro Città di
Milano che è stata utilizzata per decenni era disegnata proprio da
Damiani che viveva a Milano negli anni ferventi del Dopoguerra).
Anche se Damiani tende a tenere separati i due campi dazione (cinema e
pittura), è possibile intravedere un filo conduttore che accomuna le due
discipline nella visione e rilettura del mondo.
In tutti i suoi lavori, film
e quadri, appare chiaro il suo amore per le forme nette, geometriche e per
gli spazi ampi. Così come il Damiani regista predilige, fin da Il rossetto
, suo primo film, i campi lunghi, il Damiani pittore spesso utilizza tele di
grandi dimensioni nelle quali disegna spazi immensi, vuoti, carichi di
colore, dove i personaggi si disperdono geometricamente. In modo analogo, il
Damiani regista predilige campi lunghi e piani sequenza che gli consentono
di situare il personaggio nellambiente che in questo caso è quello sociale.
Un altro lato che accomuna le due forme artistiche è lamore appassionato
per le figure e il corpo femminile.
In questa antologia di opere scelte, tra le quali troveremo anche le più
recenti e inedite, non mancherà quindi anche laccenno alla sua attività di
fumettista, illustratore e vignettista per i giornali satirici del
dopoguerra, tra i quali restano naturalmente i suoi riferimenti culturali e
il suo antefatto formativo.
La mostra dei quadri è solo una tappa di più ampio e ambizioso progetto
elaborato da Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Cinemazero di
Pordenone e Cineteca del Friuli di Gemona con la collaborazione fondamentale
del Centro Sperimentale di Cinematografia Cineteca Nazionale di Roma (ai
quali si sono aggiunti anche la Fondazione CRUP e lAPS Sinergia).
Grazie al supporto della Provincia di Pordenone e dei Comuni di Pasiano di
Pordenone e di Udine, accanto alla mostra dei quadri, è stata organizzata
anche una vasta retrospettiva con oltre venti titoli e la pubblicazione del
primo volume (primo in Italia), di Alberto Pezzzotta, di oltre 400 pagine su
tutta la carriera del regista friulano.
Alla cooperazione tra i tre Enti friulani si è affiancato lintervento
sostanziale del Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale di
Roma che ha consentito la salvaguardia (meglio sarebbe dire il
salvataggio) di un intero patrimonio cinematografico a rischio di
scomparsa. La Cineteca Nazionale di Roma ha reso fruibile per il pubblico in
questa occasione pressoché tutta lopera cinematografica di Damiano Damiani,
attraverso interventi di preservazione, ripristino e ristampa che hanno
riguardato complessivamente 14 titoli della filmografia del regista. Ora i
film di Damiano Damiani godranno di una nuova vita, saranno programmati
anche in altri cineclub e città italiane a cominciare dalla Sala Trevi di
Roma.
Orario della mostra:
Venerdì e sabato: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Domenica: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Visite su prenotazione negli altri giorni: 0434.614311 0434.625426