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medicina
cattivo per il cuore, cattivo per il cervello

Un gruppo di ricercatori ha scoperto il modo in cui le infermità coronariche o un infarto possono causare il morbo di Alzheimer.

Ambedue infatti provocano una riduzione di ossigeno al cervello, che può portare all'Alzheimer.

I ricercatori dell'Università della Columbia Britannica in Canadà, lavorando con delle cavie, hanno visto che la riduzione di ossigeno causa lo sviluppo delle proteine che a tutt'oggi si pensa provochino il morbo, in particolare la proteina beta-amiloide che si reputa possa danneggiare i neuroni.

Se il discorso sulla riduzione di ossigeno nei pazienti venisse confermato, si aprirebbero nuove prospettive per la cura. La diagnosi precoce del morbo è molto importante e anche altri scienziati stanno lavorando alla ricerca di risposte sui livelli di ossigeno in relazione alla formazione della placca di amiloide.

Da tempo si sa che malattie che inibiscono il normale rifornimento di ossigeno sono statisticamente correlate con l'insorgere dell'Alzheimer nei pazienti in età avanzata.

Uno studio dell'Università del Cile ha dimostrato che le persone che vivono in luoghi posti ad altezze elevate hanno una maggiore possibilità di rischio di contrarre il morbo, e da sempre si sa che l'altezza diminuisce la quantità di ossigeno nell'aria.

Per ovviare alla scarsa ossigenazione del cervello è quindi consigliabile il continuo esercizio fisico e il cntrollo della pressione sanguigna.

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