Un ragazzo di quattordici anni di St. Louis (USA) è il primo giocatore al mondo che comanda le azioni di un videogioco utilizzando esclusivamente la propria mente.
L'esperimento è stato messo a punto da un'equipe di neurochirurghi, nurologi ed ingegneri. Il giovane, epilettico, si diverte con un vecchio videogioco della Atari, lo Space Invaders (invasori spaziali), molto popolare una trentina di anni fa.
Ovviamente la ricerca non è finalizzata alla comodità dei videogiocatori futuri, ma per fabbricare dispositivi biomedici che possano controllare membra artificiali, permettendo ai mutilati di muovere le protesi con la sola forza del pensiero, come accade per braccia e gambe umane.
La ricerca aveva avuto inizio quando furono impiantati elettrodi nel cervello del ragazzo per scoprire quando si fosse verificato un nuovo attacco epilettico. Da lì era nata una serie di osservazione sui movimenti degli organi; veniva chiesto al ragazzo di muovere, ad esempio la lingua, per vedere quali aree del cervello fossero interessate.
In seguito è stato possibile che il ragazzo facesse muovere i comandi del computer con la sola forza del pensiero. La scelta del videogioco è stata in un certo qual modo obbligata, in modo che il ragazzo mettesse particolare impegno in un'attività piacevole.