La Nasa sviluppa una completo e sorprendente sistema di riciclaggio per ottenere acqua potabile dall'aria espirata e dall'orina prodotta dagli astronauti.
Nella novella di fantascienza di Frank Herbert Dunas del 1965 ambientata nel desertico pianeta Arrakis, appartenente ad un'altra costellazione, l'acqua è talmente preziosa che persino la traspirazione e l'acqua della respirazione sono catturate e trattate in modo da renderle bevibili.
Nei viaggi reali verso la Luna e Marte è possibile che la scienza imiti la scienza della finzione. Scienziati e ingegneri del Centro Marshall di Voli spaziali della Nasa stanno per completare i sistemi per captare il diossido di carbonio espirato e l'orina e trasformarli in ossigeno e acqua potabile.
Nelle prime missioni spaziali (Mercurio,Gemini, Apollo) l'acqua e l'ossigeno necessari erano trasportati direttamente e i liquidi residuali venivano gettati nello spazio.
Si trattava però di missioni di relativa breve durata. Per una missione di lunga durata nel tempo sulla Luna o su Marte, è diventata prioritaria l'esigenza di riciclare invece che gettare i materiali residuali nello spazio. Questo nuovo sistema di riciclaggio denominato ECLSS dovrebbe entrare in possesso della EEI nel 2008.
Le prime navicelle Soyuz e Mir erano in grado di condensare l'umidità
attraverso l'elettrolisi e generare ossigeno per la respirazione, ma nulla si poteva fare per l'orina.
Il sistema ECLSS è un vero miracolo di ingegneria per quanto concerne la purificazione e la trasformazione dell'orina in acqua potabile. L'acqua contenuta nell'orina viene convertita in vapore, Questo vapore, costituito praticamente da acqua pura eccetto ovviamente alcune tracce di ammoniaca e altri gas, giunge in una camera di distillazione lasciando dietro di sè impurità e a sali, una sorta di brodo marrone, chiamato scherzosamente dai ricercatori "salamoia". Il vapore viene raffreddato e condensato, l'acqua ottenuta viene ulteriormente purificata e resa potabile. Il sistema ECLSS può recuperare il 100% dell'umidità e l'85% dell'acqua dell'orina, in totale si può parlare di un recupero vicino al 93%.