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spettacolo
Vollenweider a Verona, arpa e voce
di Marco Catalani

Andreas Vollenweider sarā giovedė 18 novembre all'Estravagario Teatro Tenda di Verona per la rassegna "Tendenze". Il concerto, nella formazione "Vollenweider&Friends" con sezione ritmica e fiati, č organizzato da Eventi e Veneto Jazz e festeggia il ritorno sul palcoscenico di uno dei pių grandi arpisti al mondo.

Creatore negli anni Settanta di un particolare stile che si avvale dell'uso dell'arpa elettrica, Vollenweider ha al suo attivo numerosi album di successo e una serie di prestigiose collaborazioni con artisti del calibro di Luciano Pavarotti, Zucchero, Bobby McFerrin, Carly Simon e Bryan Adams. A Verona presenta il suo ultimo capolavoro "Vox", coronamento di anni di ricerca. Album stupefacente e ricco di nuove idee e contaminazioni, contiene numerose parti vocali che hanno permesso a Vollenweider di abbattere il "tabų" di artista esclusivamente strumentale. Il risultato č un album che unisce le radici con la sperimentazione pių attuale, una musica trasversale che riesce magicamente a coniugare passato, presente e futuro. Il titolo "Vox" si riferisce sia alla voce come strumento sia ai tanti modi nei quali la voce puō essere utilizzata, dal parlare all'esprimere i pių reconditi sentimenti. "La gente č stata tranquilla per troppo tempo! E' ora di alzare la voce..." spiega l'autore. Espressione dello spirito di un'epoca e di un'intera generazione, nella sua ventennale carriera ha venduto oltre dieci milioni di dischi. Il suo enorme successo č stato premiato con riconoscimenti prestigiosi: nel 1987 un Grammy e nel 1992 il World Music Award. Nello stesso anno si č esibito in un concerto di beneficenza per i bambini di Chernobyl nella "Piazza Rossa" a Mosca e inoltre Luciano Pavarotti lo ha invitato a partecipare al suo progetto "Friends" dove ha suonato come ospite assieme a Brian Adams e Zucchero. Legato nei primi anni della sua carriera alla grande formazione orchestrale, ha poi preferito formazioni come quartetto e quintetto, pių spontanee e orientate al jazz e alla world music. Pių volte etichettato nel movimento New Age, ormai tanto vasto da racchiudere in sč tutto e il contrario di tutto, confessa di non sopportare le catalogazioni: "molto pių appropriato infilarmi in quella che io chiamo Contemporary Cosmopolitic Instrumental Music". La sua musica, certo non vicinissima al jazz, č infatti un esempio di contaminazione ricco di colori e suoni che supera le tediose distinzioni fra i generi. Il suo disco Cosmopoly, realizzato nel 1999, č un crossover di stili e tendenze che coinvolge artisti provenienti da ogni parte del globo per creare "world music" nel senso vero del termine: il cantante americano Bobby McFerrin, il poeta brasiliano Milton Nascimento, il leggendario cantautore americano Carly Simon, il trombonista Ray Anderson, l'armeno Dijvan Gasparyan, il pianista africano Abdullah Ibrahim, il suonatore di cornamusa Carlos Nunez e ensemble cinesi.

Inizio concerto ore 21.00.

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