Il cammello gigante potrebbe avere avuto una corporatura doppia rispetto a quella dell'attuale dromedario.
Un gruppo formato da archeologi siriani e svizzeri ha rinvenuto in Siria i resti fossili di un cammello gigante vissuto almeno 100.000 anni fa e la cui specie era rimasta finora sconosciuta. La zona dove è avvenuto il ritrovamento si trova nei pressi della città di El Kown, situata nella zona centrale della Siria.
Dell'altezza di circa quattro metri e grande pressappoco come una giraffa o un elefante, il cammello gigante viveva probabilmente in questa zona e deve essere stato ucciso da uomini che vivevano nella zona stessa, al tempo ricca di acqua.
Sono stati ritrovati circa quaranta frammenti ossei.
Nella stesso sito sono stati ritrovati anche resti umani; alcuni di questi reperti, un dente e un avambraccio in particolare, sono stati trasportati in Svizzera per essere meglio analizzati da un punto di vista antropologico.
Il dente sembrerebbe appartenere ad un Neanderthal e l'osso ad un individuo Homo sapiens, identico quest'ultimo ad un uomo moderno. Questa curiosità ha fatto sì che le ricerche continuino nella speranza di trovare altre testimonianze utili al fine di stabilire a quale periodo dell'evoluzione umana appartengono i resti ritrovati.