Presso il Complesso del Vittoriano, a Roma, un lungo viaggio in compagnia di Hugo Pratt e Corto Maltese, fra realtà e fantasia, in un mondo fatto di luoghi visti, soltanto immaginati o proposti da alcuni romanzi - luoghi nei quali comunque ogni volta si ha l'impressione di esserci già stati – da un continente all'altro: entrambi i compagni di viaggio, sia Pratt che il mitico eroe dei fumetti creato dal Maestro di Malamocco, Corto Maltese, vivono le stesse esperienze e gli stessi sogni, al punto che non è possibile dire se la vita dell'artista sia tratta da uno dei suoi fumetti, e se i fumetti e le storie presentati siano il frutto dell'esperienza della sua vita.
Fumetti che hanno il potere di immergere il lettore nei luoghi e nelle situazioni quale co-protagonista, grazie alla personalità artistica di Hugo Pratt, sempre alla ricerca di nuove soluzioni da utilizzare, sensibile come era al fascino sia delle novità nel campo dei materiali che delle varie tecniche espressive, tra cui gli acquerelli.
Ma dire soltanto fumetto nei confronti delle sue realizzazioni è certamente riduttivo, anche se era un termine che il maestro comunque accettava, pur non accettando il concetto che la produzione fumettistica fosse considerata un'arte minore rispetto alle altre: ed almeno nel suo caso, e non solo, è riconducibile ad un'arte vera e propria, che Pratt definiva 'letteratura disegnata'.
Pratt prendeva infatti appunti di tutto e la magia del racconto, la poesia dei suoi dialoghi e la perfetta fusione tra letteratura e vita vissuta procedono di pari passo con i suoi disegni ed i suoi eroi - primo fra tutti Corto Maltese, le cui avventure si sviluppano a cavallo della prima guerra mondiale - assumono una valenza particolare, come gli eroi nati dalla penna di importanti scrittori e poeti.
Tutto ciò prende corpo attraverso i disegni, gli acquerelli, gli appunti scritti, che toccano i grandi temi dell'opera di Pratt, l'amore per il mare, le belle donne, l'amicizia sincera, lo spirito d'avventura, spesso memorie inedite che Patrizia Zannotti, che per anni ha colorato le sue storie, ha conservato per volontà dell'artista oltre che per il proprio piacere, e che oggi sono proposti in questa rassegna al Vittoriano, che segue quella dedicata lo scorso anno ad un altro genio del fumetto italiano, Andrea Pazienza.
Materiale molto spesso inedito che dalla mostra, curata da Vincenzo Mollica e Patrizia Zannotti, già citata, e realizzata da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia, prende corpo in un volume edito da 'Lizard edizioni' che oltre alle strisce riporta una serie di interviste con Hugo Pratt, che ci permettono di ricostruire il suo mondo ed i processi creativi della sua opera, dai quali si evince che alla base di ogni storia c'è la scrittura, da buon narratore qual'era, su cui innestava il disegno, un disegno dai tratti e dalle linee assolutamente inconfondibili.
Al Complesso del Vittoriano sino al 15 ottobre p.v., con costo del biglietto intero euro 6,00 e ridotto euro 4,00; ingresso dal lunedì al giovedì dalle ore 9,30 alle ore 19,30, venerdì e sabato dalle ore 9,30 alle ore 23,30 e domenica dalle ore 9,30 alle ore 20,30.