L'attuale penuria di acqua prolunga la crisi alimentare in Eritrea.
L'Eritrea ha probabilmente sofferto lo scorso anno la peggiore crisi alimentare della sua storia, ma la scarsita' di acqua di quest'anno potrebbe peggiorare ancora di piu' la situazione nel Paese. La siccita' sta obbligando la popolazione a migrare da un posto all'altro in cerca di nuove pozze di acqua e di pascoli per gli animali.
Secondo l'agenzia dell'ONU per il coordinamento degli aiuti alimentari, la migrazione sta avvenendo attualmente dal nord al sud, in direzione di Gash Barka. Purtroppo, mentre le Nazioni Unite stavano studiando un programma di aiuti, una bomba a Barentu, nella zona di Gash Barka, ha reso difficile il lavoro degli inviati. La bomba, collocata nel furgone della banda musicale che doveva suonare in occasione dell'anniversario dell'indipendenza, ha ucciso cinque persone e ne ha ferite ottantotto.
Intanto la UNMEE, la missione dell'ONU per l'Etiopia e l'Eritrea, collabora con altre organizzazioni per cercare di costruire una riserva d'acqua ad Ashiti, ma potra' lenire solo poco i danni della siccita', perche' la riserva potra' bastare per il fabbisogno di duemila persone, mentre le sofferenze provocate dalla mancanza di acqua affliggono circa la meta' della popolazione, un milione e 400mila persone su tre milioni e 300mila.
Secondo le relazioni degli esperti, in Eritrea quasi il venti per cento dei minori di cinque anni soffre di denutrizione e circa diecimila di loro sono a rischio della vita.
Ai problemi della siccita' e della scarsezza dei raccolti si aggiungono le diatribe confinarie con l'Etiopia che contribuiscono a peggiorare la situazione nel Paese.