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la grande idea di Google
di Riccardo Ruggeri

da ITALIA OGGI

Ho passato la mia vita nel mondo delle «ruote», ho dato il mio piccolo ma totalizzante contributo lavorandoci 42 anni. Ho continuato a occuparmene come consulente prima, come analista oggi. Ho seguito in diretta le epiche gesta di Valletta, di Ghidella, di Toyoda, di Piech. Ora mi eccito al tentativo di «stupro» di Marchionne verso Mary Barra (ceo di GM): come andrà a finire? Ho trovato divertente il tentativo degli attuali supermanager, stante la loro certificata insipienza manageriale, di arrivare per ogni business all'obiettivo finale di due soli competitor, perché il disegno del gigantismo da loro concepito comporta la scomparsa della concorrenza. Sognano il monopolio duale stile Airbus-Boeing: all'apparenza due concorrenti, in realtà una versione deviata di capitalismo (lo chiamo ceo-capitalism).

Mentre costoro giocavano a Monopoli fra loro, Google ha avuto una grande idea: eliminare il guidatore, solo passeggeri, le auto non più acquistate ma locate. Un mondo sta scomparendo, giusto così. Toyoda, Müller, Ghosn, Marchionne si rendono conto che stanno per essere degradati da costruttori a carrozzieri? Chi l'avrebbe immaginato che l'auto sarebbe diventata da un lato un gadget, dall'altra assurta a problema etico? Invece ora lo è. In un'auto con soli passeggeri, i problemi etici sono giganteschi. Chi ha il volante ha il potere, l'algoritmo lo ha Google, lei deciderà sulle nostre vite. In certi casi limite, se ne verificano milioni ogni giorno nelle strade del mondo, l'algoritmo applicherà una decisione predeterminata. Sceglierà a chi deve andare l'opzione più favorevole delle due classiche: investire il passante oppure salvarlo, ma schiantarsi contro un muro, rischiando la vita dei passeggeri?

Con che criterio programmarlo? Per esempio, immaginiamo di privilegiare gli aspetti economici: se l'auto è in quel di Torpignattara abbatterà il passante (l'assicurazione pagherà quattro soldi) piuttosto che far schiantare passeggeri benestanti, se viceversa è ai Parioli, salverà il passante e lascerà schiantare contro il muro l'auto dei giovani rom. Fra matematica e morale fino a ieri c'era un confine, ora non più.

Mi auguro che i miei nipotini abbiano buone gambe.
www.grantorinolibri.it
editore@grantorinolibri.it

articolo pubblicato il: 22/12/2015 ultima modifica: 31/12/2015

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