Il 21 luglio 1962 gli astronauti statunitensi dell'Apollo 11 mettevano piede sulla Luna. Ancora oggi, trentacinque anni dopo, è in funzione un esperimento scientifico della missione, la posa di un pannello di sessanta centimetri di larghezza, ricoperto da cento specchietti.
Un impulso laser viene inviato dalla Terra alla Luna e viene riflesso dallo specchio, per cui è possibile misurare al millimetro la distanza tra la Terra ed il suo satellite.
Quello dell'Apollo 11 non è il solo specchio utilizzato dall'osservatorio texano McDonald; ci sono anche quelli lasciati da altre missioni, come l'Apollo 14 e l'Apollo 15. Viene usato anche lo specchio del robot sovietico Lonokhud 2.
In questi decenni gli scienziati hanno scoperto, grazie agli specchi, diverse cose: per l'azione degli oceani, la Luna traccia un'orbita a spirale, allontanandosi dalla Terra di 3,8 centimetri all'anno; la Luna probabilmente possiede un nucleo liquido; la forza di gravità è molto stabile.
Le prossime rilevazioni serviranno anche ad approfondire lo studio della teoria della relatività.