Tutti ritengono che i delfini siano adorabili e questa convinzione è stata rafforzata dopo il successo del film Flipper, il cui protagonista era appunto un delfino. Ma i delfini, oltre ad essere socievoli e giocherelloni, hanno una dote quasi umana. Sono in grado di chiamarsi fra di loro con suoni identificativi, quasi un vero e proprio nome.
Nell'ultimo numero della rivista americana "The Proceedings", dell'Accademia Nazionale delle Scienze, è comparso il risultato di una indagine promossa da ricercatori dell'Università scozzese di Saint Andrei. Questi hanno condotto un esperimento su 14 esemplari che appartengono alla specie cosiddetta "naso di bottiglia", la stessa cui appartiene "Flipper".
Già si sapeva che i delfini comunicavano con l'emissione di suoni; quando uno lanciava un grugnito l'eventuale destinatario ascoltava. La novità è che i grugniti non sono casuali, ma vere e proprie parole. I ricercatori, dopo aver registrato i suoni, li hanno modificati nel timbro con l'aiuto di un computer. Diffusi nuovamente i suoni in acqua, hanno notato che comunque i delfini rispondevano anche al "nome" pronunciato da una fonte diversa.. La conclusione evidente è che il sistema di comunicazione prevede un decodificazione dei suoni e una catalogazione in blocchi.
Alcuni anni fa, i ricercatori dell'università americana Columbia avevano scoperto che i delfini sono capaci di riconoscere la propria immagine riflessa su uno specchio.
Sempre nel mondo marino, le foche sono ugualmente in grado di interagire attraverso suoni complessi, soprattutto nel periodo degli accoppiamenti. E si colgono diversità legate alle regioni in cui dimorano.
I delfini, tuttavia, sono più evoluti in quanto dispongono di un più vasto repertorio di suoni che prelude a messaggi più articolati.