L'India è una grande Nazione che fa parte del cosiddetto BRIC, ovvero di quel gruppo di potenze emergenti che aspirano ad un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Che gli indiani trattino a pesci in faccia governanti e rappresentanti di un Paese in decadenza come l'Italia, arrivando, come fecero, a prendere in ostaggio l'ambasciatore impedendogli di viaggiare in Italia e rinviando anno dopo anno la soluzione per i due fucilieri di marina non è assolutamente giustificabile, ma si può capire.
Ma che la giustizia del Gambia, lo Stato più piccolo del continente africano, si permetta di sbattere in galera due pescatori italiani solo perché trovati in possesso di una rete non utilizzata con le maglie di sessantotto millimetri invece dei settanta consentiti, in due celle insieme ad una ventina di delinquenti, significa che siamo messi proprio male e tutti al mondo possono considerare la nostra diplomazia a livello di una compagnia di comici.
Senza riandare con la memoria troppo indietro, ai marines che abbatterono una funivia ma che non furono processati in Italia perché il soldato degli Stati Uniti non sarà mai giudicato all'estero, o al pesante intervento di Hillary Clinton in favore della cittadina americana Amanda Knox in sede di processo d'appello, basta immaginare come si sarebbe scatenata la stampa statunitense se le due cittadine americane trovate a deturpare il Colosseo fossero finite in prigione, sia pure per una sola notte.
La morale della storia è che il nostro Paese è considerato all'estero uno Stato da operetta, ma anche che tutti i connazionali che per un motivo o per l'altro, per breve a per lungo tempo si trovano al di fuori dei nostri confini debbano sinceramente augurarsi di non incappare nemmeno in un divieto di sosta. Non si sa mai...
articolo pubblicato il: 09/03/2015 ultima modifica: 18/03/2015