The British School at Rome
via Gramsci 61, Roma
Martedì 17 febbraio 2015, alle ore 18.00, la British School at Rome presenta l'ottavo appuntamento del programma Meeting Architecture, a cura di Marina Engel, che vedrà protagonista lo storico dell'architettura Wouter Vanstiphout in una conferenza dal titolo A Clockwork Jerusalem: Architecture, Politics, Riots and the belief in a better world.
Wouter Vanstiphout - fondatore del collettivo olandese di storici dell'architettura Crimson Architectural Historians - affronterà il rapporto tra architettura, creatività e politica.
L'architettura (così come l'urbanistica, sua disciplina sorella) è essenzialmente politica: per secoli è stata impiegata per realizzare infrastrutture e per costruire le immagini ufficiali degli stati nazionali, è stata utilizzata come strumento per orientare i modelli comportamentali delle persone, ed è stata determinante nel creare le visioni di città e paesaggi futuri, indispensabili per mobilitare ampi investimenti statali e privati. L'architettura, tuttavia, ha delle difficoltà con questo tipo di responsabilità. Spesso la nega, ne rifiuta il confronto o, semplicemente, non riesce più a sostenerla. Questo aspetto emerge chiaramente nel dibattito sulla questione se l'architettura possa in qualche modo essere responsabile di agitazioni sociali, frustrazione civica e, a volte, delle violenze cui abbiamo assistito nei decenni scorsi in alcune città durante momenti di massiccia trasformazione progettuale urbana. La conferenza vuole riaffermare la dimensione politica della disciplina e chiedere con forza che l'architettura si assuma la responsabilità del suo ruolo politico.
[Wouter Vanstiphout]
Wouter Vanstiphout è storico dell'architettura e socio fondatore dei Crimson Architectural Historians di Rotterdam. Vanstiphout è titolare della cattedra di Design & Politics presso la Facoltà di Architettura della Technical University di Delft nei Paesi Bassi. Con FAT, Vanstiphout e Crimson hanno curato il padiglione britannico alla Biennale di Architettura di Venezia del 2014. Attualmente sta lavorando a un libro, che uscirà nel 2015, sul rapporto tra architettura, politica urbana e agitazioni sociali.
articolo pubblicato il: 14/02/2015