Teatro Aurelio
Largo S. Pio V n. 4 - Roma
Venerdì 13 febbraio 2015 - ore 21
Dietro la maschera
L'uomo dal fiore in bocca - La patente
di Luigi Pirandello
con
Marcello Amici, Marco Vincenzetti, Anna Varlese, Cristina Cubeddu
Carlo Bari, Virginia Pollini, Roberto Castello
Scene: Marcello de Lu Vrau - Costumi: Natalia Adriani e Carlo Bari - Organizzazione: Marco Salietti
Adattamento e regia di Marcello Amici
Dietro la maschera è una storia costruita con due atti unici di Luigi Pirandello: L'uomo dal fiore in bocca e La patente. Si racconta di un piccolo borghese e di un popolano che cercano inquietanti strade di evasione e di rivalsa per sottrarsi alla pena d'esser così e di non poter più essere altrimenti. L'uomo dal fiore per evitare lo scacco e per ingannare la morte adopera tutte le sue risorse, esaspera il giuoco , bara con sé stesso, esibisce la sua sofferenza nel vano tentativo di mutare in disgusto il piacere della vita. È un fiore la sua malattia. Un fiore che gli è spuntato in bocca ed ha un nome dolcissimo, più dolce di una caramella. Nella notte parla della vita con un passeggere, del suo aggrapparsi ad essa, come un rampicante attorno alle sbarre di una cancellata. Quanta malinconica poesia regala L'uomo dal fiore attanagliato da una maschera che prova, vanamente, ad indossare per tramutare in avversione il sommo piacere per la vita.
Chiarchiaro, invece, nella Patente si maschera direttamente, si rinchiude nei panni di uno iettatore, in un involucro difensivo, come in una pattumiera beckettiana, in cui irrigidisce la maschera con cui gli altri lo hanno coperto. Per lui non c'è stato l'art. 18! È stato cacciato perché iettatore, buttato in mezzo ad una strada con la moglie paralitica da tre anni in un fondo di letto e due figliuole. Anche lui, come L'uomo dal fiore, nasconde dietro la maschera la sua infinita solitudine. Ma la partita deve essere giuocata fino in fondo, per questo L'uomo dal fiore in bocca e Chiarchiaro si ergono ed esigono un riscatto, un riconoscimento per il loro talento: la patente di istrione.
L'aria che si respira nella messinscena non è raddensata, austera o severa, ma è ironica tragedia e commedia tragica. È il teatro pirandelliano che affronta e conclude il racconto di due personaggi disperatamente soli. Si ride e si sorride. È un progetto di teatro non abusato, non comune, non scontato, nuovo, originale e raro, rivolto a tutte le fasce di pubblico.
Info: 06.6620982 - info@labottegadellemaschere.it - www.labottegadellemaschere.it
Comunicazione a cura della Compagnia teatrale La bottega delle maschere
INGRESSO LIBERO E GRATUITO
articolo pubblicato il: 08/02/2015