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arte e mostre
il cielo e la terra
di Manuela Mattei

Alla Biblioteca Malatestiana ed a Palazzo Romagnoli, a Cesena, una mostra di oltre cinquanta dipinti e bozzetti ed altrettanti disegni, elaborati per pale d'altare e quadri da cavalletto, per ripercorrere, a trecento anni dalla sua nascita, l'iter artistico di uno dei maggiori interpreti del Rococò italiano ed europeo, Corrado Giaquinto, cui Cesena si affidò per affrescare la cappella della Madonna del Popolo, affacciata sulla navata sinistra del Duomo, duecentocinquant'anni or sono.

La rassegna è sottotitolata 'Il cielo e la terra' proprio perché l'attività del maestro di Molfetta risulta sospesa fra cielo e terra, devozione ed Arcadia; un artista stimato dai principi della Chiesa e delle corti, ricercato dai committenti, che seppe illustrare l'Antico ed il Nuovo Testamento, le vite dei santi, la fiaba e il mito, il cielo e la terra appunto.

I dipinti ed i bozzetti sono esposti nella magnifica cornice di Palazzo Romagnoli, decorato da Giuseppe Miani che più di altri a Cesena apprezzò l'opera di Giaquinto, e provengono da varie città italiane e dalla Francia, mentre i disegni, prestito del Museo San Martino di Napoli, sono esposti alla Biblioteca Malatestiana, e dimostrano quanto la sua produzione abbia segnato lo stile pittorico del XVIII secolo, al punto da essere nominato da Ferdinando VI, a metà del Settecento, Primo Pittore di Corte a Madrid.

Il percorso espositivo articolato in sei sezioni, 'Le grandi imprese romane', 'Corrado Giaquinto a Torino', 'Le opere per Napoli', 'A Cesena', 'Italia-Spagna e ritorno', 'Giaquinto disegnatore', si completa con altre due opere della produzione a tema religioso di Giaquinto, ospitati in altrettanti edifici sacri di Cesena, l'affresco della Cappella della Madonna del Popolo, già citato prima, e la pala d'altare con la 'Natività della Vergine' per la Chiesa di S. Maria del Suffragio.

Giaquinto propone un linguaggio pittorico dal particolare cromatismo, intriso di luce ed oro, reso con pennellate veloci, in uno stile raffinato e sapiente, unito ad una vivace vena narrativa, che lo attestano quale il più autorevole rappresentante di una pittura in cui la naturale grandiosità barocca, la preziosità luministica e la scioltezza cromatica conducono ad un impatto diretto con i sentimenti e la realtà delle cose.

Per finire, ricordiamo che all'interno della mostra sono altresì presentati i nuclei collezionistici storici del Marchesi De Luca di Melpignano e di Fortunato Duranti.

Completa la rassegna, promossa dal Comune di Cesena, dall' Istituzione Biblioteca Malatestiana e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, un volume di grande formato edito da Minerva Edizioni, con testi di Alfonso Pérez Sánchez, già direttore del Prado di Madrid, Andrea Emiliani, Michela Scolaro, Clara Gelao, Michela Di Macco, Rossana Muzii e Marisa Volpe, in uno alla riproduzione delle opere.

A Cesena, presso la Biblioteca Malatestiana in piazza Bufalini, ed a Palazzo Romagnoli, in Contrada Uberti, sino al 15 marzo, con orario feriali 9,00-13,00 e 14,00-18,30, festivi 10,00-18,30; ingesso alla mostra € 2,50, ridotto 1,50; ingresso alla visita della Biblioteca Malatestiana € 2,50, ridotto 1,50; biglietto omnibus € 3,50, ridotto 2,50.

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