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in Paradiso per poco

radical chic, frikkettoni, snob e truzzi non amano Piscinas

di Riccardo Ruggeri

da ITALIA OGGI

Nei '70 ero tra i quattro gatti che in Italia si occupavano di organizzazione aziendale, e tra i quattro topini che amavano studiare le dinamiche delle leadership proprietarie, al tempo in cui costoro erano ancora convinti di essere dei padroni delle ferriere. Il '68 stava dispiegando i suoi primi danni, che avrebbero poi a gioco lungo penalizzato le classi povere, stravolto i valori delle classi medie, ridotto a macchiette le classi alte, per arrivare all'attuale prodotto finale: il banchiere, centrale o periferico, tutto cipria, inettitudine, ferocia.

Allora, fra noi addetti ai lavori vennero di moda le «mappe sociali», dei «quadranti» ove noi, giovani manager, sociologi d'accatto, tronfi consulenti, intellettuali da strapazzo, giocavamo a trovare cosa mettere sulle ascisse e cosa sulle ordinate, quindi scegliere le quattro parole chiave per i quadranti, i più bravi escogitavano pure doppi «ingressi». Nelle convention avevamo successi strepitosi, in slide raffinate spiegavamo l'acqua calda, con finale a sorpresa: una «mappa» riassuntiva. Ecco allora scattare l'applauso liberatorio, poi tutti al bar.

Nacque allora una figura mitica, solo la lingua piemontese trovò il termine acconcio: lo «slideur» (si pronuncia alla francese), un affabulatore che sul motto della cristallina proiettata sullo schermo costruisce discorsi colti, con zero contenuti, ma ad alto impatto emotivo. Come fanno oggi economisti e politici. Obama è stato il primo a dare dignità politico-presidenziale alle slide, seguito ora da Renzi. Curiosamente, entrambi non usano «mappe» e «quadranti», modalità consueta invece nelle presentazioni di Farinetti.

Sulla Rete invece impazza un «Quadrato semiotico», riferito alle vacanze estive. Sulle ascisse si va da «Sinistra» a «Destra», sulle ordinate da «Collettivo» a «Elitario». I quattro quadranti indicano: in alto a sinistra «Radical Chic», in basso a sinistra «Frikkettone», in alto a destra «Snob», in basso a destra «Truzzo». A titolo esplicativo, per ogni quadrante sono indicate le 5-6 località o Paesi che connotano orientamenti politici coerenti con le mete turistiche prescelte.

Grazie all'età, e ai viaggi nei luoghi indicati dalla «mappa», posso affermare che l'evoluzione dell'ultimo trentennio è solo trasversale, inquinando quindi i concetti di sinistra e di destra. Così, Mykonos oggi battezzata «Truzzo», trent'anni fa era «Radical Chic», di converso la Thailandia, allora «Truzzo», ora è «Radical Chic».

Da tempo immemorabile passo le vacanze a Piscinas, all'hotel Le Dune, un tre stelle ubicato in un ex edificio minerario, definito dall'Unesco «patrimonio culturale dell'umanità». È inserito in un parco naturale, ricco di erbe officinali, una lunga spiaggia di sabbia fine, dominata da gigantesche dune del Quaternario, che, assorbendo o espellendo calore, regolano la temperatura della zona, spingendo le nuvole atlantiche cariche di pioggia verso l'Italia. Il mare fa vita a sé, decide ogni giorno se vuole essere o meno violato dagli ospiti, tutti i venti sono presenti, il più amato è il maestrale. Chi vuole, si ciba di pesce appena pescato, spesso crudo, di bottarga di Marceddì, di ricotta di pecora nera, beve sapidi vermentini, il momento in cui alle 20,30 il sole si tuffa (al rallentatore) nel mare, il silenzio si fa religioso. Poi, la vita riprende e, a nostra insaputa, cambia ritmo, si mette in modalità «surplace», per poi virare su «mute», si va a dormire «all'ora del topo», dopo aver assistito alle lotte gechi-insetti. Quando ce ne andremo da Piscinas, grazie alle dune e ai gechi, avremo più energie positive di quando siamo arrivati.

Piscinas non entra in nessuno dei quattro quadranti. A volte curiosi radical chic, inquietanti frikkettoni, insopportabili snob, incredibili truzzi, forse per errore arrivano qua, non abbiamo neppure il tempo di valutarli, di capire se sono di «destra» o di «sinistra» come richiederebbe il «quadrato semiotico», dopo una notte ci tolgono dall'imbarazzo, scompaiono, si rendono conto, da soli, di non essere degni di stare in Paradiso.
www.grantorinolibri.it
editore@grantorinolibri.it

articolo pubblicato il: 29/07/2014 ultima modifica: 06/08/2014

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