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cinema
"Thermae Romae"

in uscita nelle sale


«Personalmente sarei molto felice se l'Unesco volesse prendere in considerazione l'idea di dichiarare le terme patrimonio dell'umanità. Patrimonio intangibile. Le terme rendono tutti gli esseri umani uguali e felici e, in questo senso, non possono che essere considerate un simbolo universale di pace...».

Le parole di Takeuchi Hideki incorniciano alla perfezione il senso forse meno visibile - ma sicuramente più profondo - della sua folle commedia fantasy Thermae Romae, in uscita , in 25 sale italiane (tra cui 5 a Roma e 2 a Milano, oltre a una massiccia presenza nel Nordest) con il marchio Tucker Film. Uno dei titoli cult del Far East Film di Udine (suo primo domicilio occidentale) e in patria, nel Paese del Sol Levante, un autentico fenomeno polverizza-botteghini!

Se l'attesissimo sequel Thermae Romae II ha chiuso in bellezza lo scorso maggio - in anteprima mondiale - la sedicesima edizione del Festival di Udine, scatenando ancora una volta l'entusiasmo del popolo fareastiano, i riflettori stanno dunque per illuminare nuovamente il capostipite. Tratto dal manga della fumettista Yamazaki Mari, conosciutissimo anche in Italia e pubblicato da Star Comics, Thermae Romae narra le gesta di Lucius Modestus (il divo giapponese Abe Hiroshi): un aitante architetto dell'Antica Roma che si ritrova catapultato nel Giappone contemporaneo! Il film, girato a Cinecittà e nei dintorni della Capitale, pullula di comparse italiane e, qui e là, fa ricorso all'uso del Latino e ad arie d'opera (Takeuchi Hideki ama cantare Puccini e Verdi al karaoke!). La sceneggiatura accumula gag su gag, sfruttando con invidiabile creatività l'artificio del viaggio nel tempo, e i miracoli digitali fanno il resto, assieme ai vari set romani e all'accuratezza dell'intera operazione...

«Le terme dell'antica Roma e gli attuali bagni termali giapponesi - conclude lo stesso Takeuchi - sono quasi identici, al punto da rimanerne stupiti! Sono entrambi luoghi che ormai potremmo chiamare "paesi della salute" e sono anche aree d'incontro, di relazione sociale, di grande comunicazione. Allora mi domando: come mai, nell'arco dei millenni, questo tipo di cultura in Italia si è progressivamente ridotto? Mi piacerebbe che anche voi poteste ritornare a quegli antichi fasti!».

In attesa che l'auspicio del regista nipponico si realizzi, non resta che goderci le buffe avventure di Lucius Modestus e dell'atletico Abe Hiroshi: un gladiatore senza spada che, con il suo fisico scolpito e la sua espressione tenebrosa, darà una bella scossa all'immagine codificata dell'antico romano! Classe 1964, originario di Kanagawa, il super divo si è avvicinato a Lucius Modestus mettendo rapidamente da parte lo stupore iniziale per il corto circuito Oriente/Occidente: «Mi sono subito iscritto a uno sport club, ho fatto sfogliare il manga al mio trainer e gli ho detto: hai un mese di tempo per darmi un corpo "da vero romano" come quello di Lucius!». Un corpo che, per larga parte del film, viene mostrato nudo o immerso in acqua, per la gioia di tutte le spettatrici e pure di tanti spettatori...

articolo pubblicato il: 25/06/2014

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