Questa volta si dimette veramente, sembra: Berlusconi "è andato sotto" alla Camera ed ha detto che si dimetterà quando- cioè entro pochi giorni - il parlamento avrà approvato tutti gli impegni presi con l'Europa e con gli altri organismi finanziari internazionali per risanare i conti italiani. Sarà sostituito da un presidente che guiderà un governo istituzionale , il professor Mario Monti.
Tutto bene, allora? Ha vinto chi guidava l'operazione "Se ne deve andare?
Hanno vinto i cosiddetti mercati? Oppure gli speculatori internazionali seguiti sicuramente da quelli nostrani?
Non si sa, è certo comunque che con le ossa rotte da tutta questa storia ne escono l'economia e la situazione finanziaria italiana. E non si può ora dire che il senatore a vita Monti (appena nominato dal presidente Napolitano), egregio economista ed esperto internazionale, possa fare il miracolo
atteso da tutti.
Già i partiti si sono divisi al loro interno e comunque alcuni si sono già pronunciati negativamente sull' "esperimento Monti". Qualcuno, in vena di scherzare sui nomi, sostiene che Monti sarà certo più bravo e più forte del "povero tre monti".
Infine alcune voci, non si sa quanto qualificate per la verità, sostengono che Berlusconi avrebbe rifiutato la nomina a senatore a vita offertagli dal Capo dello Stato.
Il motivo? Forse non si è ancora stancato della politica, probabilmente non vuol più sentir parlare di quelle aule "sorde e grigie,così definite da un suo noto predecessore. Meglio gli spazi aperti e verdi del suo Milan Calcio.
articolo pubblicato il: 10/11/2011