Nulla di nuovo. All'indomani delle elezioni amministrative, anzi addirittura pochi minuti dopo la chiusura dei seggi, tutti gli esponenti politici si sono affrettati a cantare vittoria. Com'è possibile, si chiederà qualcuno che non conosce bene il nostro Paese, che neppure uno dei tanti candidati, migliaia, non abbia in qualche modo riconosciuto la sconfitta? Eppure non crediamo che i tantissimi "trombati"abbiano trascorso una giornata tranquilla e serena dopo tante fatiche preelettorali, tanti discorsi ora più che inutili, le molte strette di mano infruttuose, le numerose e faticose riunioni sempre all'insegna dell'ottimismo, poi risultate inesorabilmente sterili. I loro capi hanno detto invece di aver vinto, ma il povero candidato non lo sa ancora. In realtà si tratta di vedere le cose (i risultati) con l'ottica e dal punto di vista del trend (tendenza) dicono le sinistre e le destre non sono da meno, ma almeno loro hanno avuto qualche soddisfazione in più con la "conquista" di una fetta importante dell'estremo Sud e con l'elezione di 61 sindaci al primo turno contro i 42 del centrosinistra. Le sinistre questa volta riunite con RC, dicono che le cose si stanno movendo soprattutto al Nord e questo movimento lo hanno notato principalmente a Genova dove da sempre hanno avuto partita vinta. Dicono anche che quel che fortissimamente temevano, un gran rafforzamento della compagine governativa, non si è verificato, ed è vero. Dimenticano però che nei cinque anni della "loro legislatura" tutte le elezioni amministrative hanno visto le opposizioni guadagnare volta per volta e passo dopo passo regioni importanti, grandi città e province, un "andazzo" culminato poi con l'11 maggio del 2001. Un trend che, al momento, obiettivamente, è difficile vedere. La grande soddisfazione dei DS, non sembra peraltro quella di cui si è detto, ma di aver allontanato uno spettro che si nascondeva dietro la Margherita che appariva, secondo alcuni, il futuro partito di maggioranza relativa all'interno del centrosinistra; aver impedito il "sorpasso" ed aver guadagnato qualche punto al Nord, probabilmente a spese di Rutelli e company, ha riempito d'euforiche dichiarazioni i big di Via Nazionale. Anche a destra tutti contenti, ma forse si aspettavano di più, e molti dicono che il Governo si è in ogni modo rafforzato, la Lega canta vittoria (e meno male perché il Bossi avrebbe messo il broncio con quello che avrebbe potuto seguire). I centristi, gli ex dc, fanno salti di gioia per qualche zero virgola in più, e via esaltandosi. Nessuno ha detto poi più di tanto che l'impero televisivo ha fatto pendere la bilancia da qualche parte: i vari Biagi e Santoro, pur bravissimi, non riescono a spostare granché, i tre milioni di lavoratori in piazza hanno forse fatto migliorare la performance dei DS, ma non quella dell'Ulivo nel suo complesso, i girotondisti si sono fermati, i "no global" hanno fallito clamorosamente il loro piccolo esperimento con uno zero virgola,virgola e neppure i grandi nomi (un erede Mussolini presentatosi con l'estrema destra a Latina ha racimolato pochi voti) fanno più effetto. E meno male.