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musica
"Prima di domani"

dieci concerti al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino


martedì 22 settembre 2020 Trio di Parma I TRII DI BEETHOVEN E KAGEL ore 17.30 Haydn Trio in sol maggiore Hob. XV n. 25 Kagel Trio n. 2 Beethoven Trio in si bemolle maggiore op. 11 ore 21 Haydn Trio in mi bemolle maggiore Hob. XV n. 31 Kagel Trio n. 2 Beethoven Trio in mi bemolle maggiore op. 70 n. 2 -

mercoledì 23 settembre 2020 Pietro De Maria pianoforte BEETHOVEN. LE SONATE PER PIANOFORTE Un viaggio nel viaggio ore 17.30 Beethoven Sonata in fa minore op. 2 n. 1 Sonata in re maggiore op. 10 n. 3 Sonata in mi bemolle maggiore op. 81a (Les adieux) ore 21 Beethoven Sonata in fa maggiore op. 10 n. 2 Sonata in re maggiore op. 10 n. 3 Sonata quasi una fantasia in mi bemolle maggiore op. 27 n. 1 Sonata in mi bemolle maggiore op. 81a (Les adieux)

lunedì 28 settembre 2020 Francesca Dego violino Francesca Leonardi pianoforte BEETHOVEN. LE SONATE PER VIOLINO E PIANOFORTE ORE 17.30 Beethoven Sonata in la minore op. 23 Sonata in do minore op. 30 n. 2 ORE 21 Beethoven 6 Danze tedesche WoO 42 Rondo in sol maggiore WoO 41 Sonata in la maggiore op. 47 (Sonata a Kreutzer) -

martedì 29 settembre 2020 Francesca Dego violino Francesca Leonardi pianoforte BEETHOVEN. LE SONATE PER VIOLINO E PIANOFORTE ore 17.30 Beethoven Sonata in la maggiore op. 30 n. 1 Sonata in fa maggiore op. 24 (La primavera) ore 21 Beethoven Sonata in mi bemolle maggiore op. 12 n. 3 Sonata in sol maggiore op. 96

mercoledì 30 settembre 2020 Andrea Lucchesini pianoforte SCHUBERT-SCHUMANN ore 17.30 Schubert Sonata in la maggiore D. 959 Sonata in si bemolle maggiore D. 960 ore 21 Schubert Sonata in la maggiore D. 959 Sonata in si bemolle maggiore D. 960

Il successo registrato dai concerti estivi e la presenza calorosa del pubblico dopo il lockdown sono stati così entusiasmanti da incoraggiare l’Unione Musicale a tornare a condividere l’emozione della classica dal vivo anche in autunno. Questo settembre, eccezionalmente, l’associazione torinese anticipa la classica ripresa autunnale con il recupero di alcuni concerti lasciati in sospeso lo scorso febbraio a causa dell’improvvisa emergenza sanitaria.

PRIMA DI DOMANI, questo il titolo della rassegna, è una serie di dieci concerti che avranno luogo dal 22 al 30 settembre al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Protagonisti saranno alcuni dei più bei nomi del concertismo italiano – il Trio di Parma, Pietro De Maria, Francesca Dego, Francesca Leonardi e Andrea Lucchesini – con i quali, nelle scorse stagioni, sono stati intrapresi alcuni percorsi tematici. Innanzi tutto i festeggiamenti per l’anniversario beethoveniano, con le integrali delle Sonate per pianoforte, dei Trii e delle Sonate per violino e pianoforte e poi il raffinato progetto di Andrea Lucchesini, che mette a confronto il ciclo delle Sonate per pianoforte di Schubert e i capolavori pianistici composti da Schumann negli anni Trenta. Riprendiamo dunque questi fili rossi, intrecciandoli in una rassegna che vuole essere una stuzzicante anticipazione della nuova e ricca programmazione autunnale (che partirà a metà ottobre). Ogni giornata prevede due concerti (alle 17.30 e alle 21) i cui programmi, della durata di circa 60 minuti senza intervallo, sono quasi sempre differenziati per offrire al pubblico una più ampia panoramica sul repertorio. I concerti vengono realizzati nel pieno rispetto delle vigenti normative anti Covd-19. La capienza della sala risulta ridotta e i posti non sono numerati. Particolarmente vantaggiosa la biglietteria con tariffe che vanno dai 5 euro (ridotti under 21) ai 10 euro.

A dare il via alla rassegna settembrina c’è il Trio di Parma, martedì 22 settembre, con la seconda tappa del nuovo intrigante progetto che intreccia l’integrale dei Trii di Beethoven ai Trii del compositore argentino-tedesco Mauricio Kagel. In una recente intervista Enrico Bronzi, violoncellista della formazione, ha illustrato la nascita del progetto: «In occasione del duecentocinquantesimo anniversario dalla nascita di Beethoven, ci è parso interessante far emergere in questo genio assoluto della musica quegli aspetti che lo legano alla modernità. Va sottolineato inoltre che Kagel è autore del film Ludwig Van, del 1970, la cui musica rielabora in maniera originale frammenti beethoveniani. È la testimonianza di un amore profondo e sincero verso il compositore di Bonn». Accanto al Secondo trio di Kagel, il Trio di Parma propone l’op. 11 e il Trio n. 2 op. 70 di Beethoven, oltre a due Trii di Haydn che aprono entrambi i concerti.

Mercoledì 23 settembre torna Pietro de Maria, con il secondo appuntamento del nuovo progetto di esecuzione integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven. Il pianista veneziano è il terzo italiano - dopo Dino Ciani (1970) e Andrea Lucchesini (1999-2000) - a realizzare questa impresa per l’Unione Musicale. In una recente intervista per “Sistema Musica” De Maria ha affermato che «l’impegno principale nell’affrontare un’integrale di un autore come Beethoven, è quello di riuscire a leggere il testo come se fosse la prima volta, di riscoprirlo come nuovo, cercando di togliere la patina di una certa tradizione». In programma le Sonate op. 2 n. 1, op. 10 n. 2 e n. 3, la Sonata quasi una fantasia op. 27 n. 1 e la Sonata op. 81a (Les adieux).

Lunedì 28 e martedì 29 settembre quattro appuntamenti consecutivi con Francesca Dego e Francesca Leonardi che concludono il ciclo iniziato nella Stagione 2018-2019 delle Sonate per violino e pianoforte di Beethoven. Un duo collaudatissimo (suonano insieme da 15 anni!) che colpisce per la brillantezza e la capacità espressiva dell’esecuzione. La loro incisione dell’integrale delle Sonate di Beethoven per Deutsche Grammophon ha raccolto un entusiastico consenso e la rivista “Musica” ha assegnato al lavoro 5 stelle definendolo: «Un Beethoven sempre cesellato, pieno di colori e di dinamiche con curatissimi decrescendo cui seguono gli sforzati dalle svariate screziature timbriche. Colpisce in particolare il suono tornito, delicato ma sempre smagliante della Dego, a cui risponde il tocco granitico e cristallino della Leonardi». Ricco il programma dei quattro concerti che propone, accanto alle celebri Sonate “Primavera” e “a Kreutzer”, le Sonate op. 23, op. 30 n. 1 e n. 2, op. 12 n. 3 e op. 96. Completano i programmi le giovanili 6 Danze tedesche WoO 42 e il Rondo in sol maggiore WoO 41.

La rassegna PRIMA DI DOMANI si conclude mercoledì 30 settembre con Andrea Lucchesini che propone due appuntamenti del progetto pluriennale dedicato a Schubert e Schumann. Realizzato in esclusiva per l’Unione Musicale e gli Amici della Musica di Firenze, il progetto è un excursus carico di spunti musicali, letterari, biografici e poetici e rivela il profondo legame che unisce i due compositori. «Questo progetto – afferma Lucchesini in un’intervista esclusiva per l’Unione Musicale – è per me l’occasione per completare il ciclo delle Sonate di Schubert, un modo per immergermi profondamente nei misteri di una scrittura apparentemente limpida ma percorsa da inquietudini e rovelli modernissimi. Schumann fu entusiasta artefice della postuma riscoperta di Schubert, rivelando una profonda condivisione spirituale con il genio schubertiano». Il pianista toscano, tra i più amati dal pubblico torinese, per l’occasione esplorerà l’ultima produzione pianistica di Schubert con due delle Sonate ultimate nel settembre del 1828, a poche settimane dalla morte del compositore.

I biglietti dei concerti PRIMA DI DOMANI sono in vendita da martedì 8 settembre 2020, preferibilmente online su www.unionemusicale.it oppure presso la biglietteria dell’Unione Musicale, in piazza Castello 29 (martedì e venerdì ore 10.30-14.30. mercoledì ore 13-17).

BIGLIETTERIA ingresso non numerato, euro 10 ridotto giovani (under 21), euro 5 tariffa speciale per chi ha rinunciato al rimborso degli abbonamenti 2019-2020, euro 5 in vendita preferibilmente online su www.unionemusicale.it oppure presso la biglietteria dell’Unione Musicale il giorno del concerto presso il Conservatorio dalle ore 20.15. Unione Musicale, piazza Castello 29 – 101023 Torino - tel. 011 566 98 11 - info@unionemusicale.it orario: martedì e venerdì 10.30-14.30 - mercoledì 13-17 www.unionemusicale.it

Il Trio di Parma si è costituito nel 1990 in seno al Conservatorio di Parma. Successivamente ha approfondito la sua formazione musicale con il leggendario Trio di Trieste presso la Scuola di Musica di Fiesole e l’Accademia Chigiana di Siena. Nel 2000 è stato scelto per partecipare all’Isaac Stern Chamber Music Workshop presso la Carnegie Hall di New York. Il Trio di Parma ha ottenuto i riconoscimenti più prestigiosi con le affermazioni ai Concorsi Internazionali “Vittorio Gui” di Firenze, di musica da camera di Melbourne, della ARD di Monaco e di musica da camera di Lione. Nel 1994 l’Associazione Nazionale della Critica Musicale ha assegnato alla formazione il Premio Abbiati come miglior complesso cameristico. Il Trio di Parma è stato invitato dalle più importanti istituzioni musicali in Italia (Accademia di S.Cecilia di Roma, Società del Quartetto di Milano, Amici della Musica di Firenze, Gran Teatro La Fenice di Venezia, Unione Musicale di Torino, GOG di Genova, Accademia Filarmonica Romana) e all’estero (Filarmonica di Berlino, Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Wigmore Hall di Londra, Konzerthaus di Vienna, Sala Molière di Lione, Filarmonica di S. Pietroburgo, Music Dom di Mosca, Coliseum e Teatro Colòn di Buenos Aires, Los Angeles, Washington, Amburgo, Monaco, Dublino, Varsavia, Rio de Janeiro, San Paolo, Lockenhaus Festival, Barossa e Melbourne Festival, Orta Festival). Ha collaborato con musicisti di primo piano, tra i quali Vladimir Delman, Carl Melles, Anton Nanut, Bruno Giuranna, Alessandro Carbonare e Eduard Brunner; ha effettuato registrazioni radiofoniche e televisive per la Rai e per numerose emittenti estere (Bayerischer Rundfunk, NDR, WDR, MDR, Radio Bremen, ORT, BBC Londra, ABC-Classic Australia). Ha inoltre inciso le opere integrali per trio di Brahms per l’UNICEF, di Beethoven e Ravel per la rivista “Amadeus”, di Šostakovič per Stradivarius (premiato come miglior disco dell’anno 2008 dalla rivista “Classic Voice”), di Pizzetti, Liszt, Schumann e Dvořák per l’etichetta Concerto e di Schubert per Decca. I componenti del Trio di Parma hanno un impegno didattico costante nei Conservatori di Novara, al Mozarteum di Salisburgo e al Conservatorio di Parma, dove il Trio tiene anche un master di alto perfezionamento in musica da camera. Ivan Rabaglia suona un violino Santo Serafino costruito a Venezia nel 1740 (gentile concessione della Fondazione Pro Canale onlus) ed Enrico Bronzi un violoncello Vincenzo Panormo costruito a Londra nel 1775.

Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Čajkovskij di Mosca nel 1990, Pietro De Maria ha ricevuto il primo premio al Concorso Internazionale Dino Ciani - Teatro alla Scala di Milano (1990) e al Concorso Géza Anda di Zurigo (1994). Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo. La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Umberto Benedetti Michelangeli, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Yutaka Sado, Sándor Végh, Jonathan Webb. Nato a Venezia nel 1967, Pietro De Maria ha iniziato lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello e si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione. Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. Recentemente ha realizzato un progetto bachiano, eseguendo i due libri del Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg. Ha registrato l’integrale delle opere di Chopin, il Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg per DECCA, ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica specializzata, tra cui Diapason, International Piano, MusicWeb-International e Pianiste. Pietro De Maria è Accademico di Santa Cecilia e insegna al Mozarteum di Salisburgo. È nel team di docenti del progetto “La Scuola di Maria Tipo” organizzato dall’Accademia di Musica di Pinerolo.

Francesca Dego è tra i giovani violinisti più richiesti sulla scena musicale internazionale. Artista Deutsche Grammophon dal 2012, il suo debutto orchestrale con i concerti di Paganini e Wolf-Ferrari insieme alla City of Birmingham Symphony Orchestra diretta da Daniele Rustioni e pubblicato nel 2017 ha riscosso grande consenso internazionale di critica. Nell’autunno 2018 è uscito Suite Italienne, il suo nuovo progetto dedicato all’estetica e all’influenza della tradizione musicale italiana sulla musica del XX secolo. Nata a Lecco da genitori italo-americani, si esibisce sin da giovanissima con le più grandi orchestre, tra cui la Auckland Philharmonia, la Gürzenich Orchestra di Colonia, la Hallé, Het Gelders Orkest, l’Orchestre Philharmonique di Nizza, l’Orkest van het Oosten, la Real Orquesta Sinfonica di Siviglia, l’Orquesta de la Comunitat Valenciana al Palau de des Arts, la Philharmonia Orchestra alla Royal Festival Hall di Londra, la Royal Philharmonic, la Royal Scottish National orchestra e la Ulster Orchestra, la Tokyo Metropolitan e la Tokyo Symphony alla Suntory Hall. In Italia Francesca collabora regolarmente con l’Orchestra Haydn di Bolzano, La Verdi di Milano, l’Orchestra della Toscana, con la quale si esibirà a Monaco, Bregenz e Linz nella primavera del 2019, la Filarmonica Toscanini di Parma e le orchestre dei teatri di Bari, Bologna, Genova, Torino, Trieste, Verona e La Fenice di Venezia. La sua carriera internazionale le ha permesso di lavorare a fianco di grandi direttori come Karen Durgaryan, Christopher Franklin, Paul Goodwin, Christopher Hogwood, Yoel Levi, Grant Llewellyn, Wayne Marshall, Diego Matheuz, Shlomo Mintz, Gemma New, Sir Roger Norrington, Daniele Rustioni, Dalia Stasevska e Xian Zhang. Molto attiva anche nella musica da camera, collabora con artisti del calibro di Salvatore Accardo, Mahan Esfahani, Bruno Giuranna, Piers Lane, Jan Lisiecki, Mischa Maisky, Antonio Meneses, Domenico Nordio, Martin Owen, Kathryn Stott e Francesca Leonardi, con cui suona in duo da 14 anni. L’estate 2018 ha visto nascere il Gravedona Chamber Music Festival sul lago di Como, co-fondato da Francesca. Nella stagione 2018/19 recital e collaborazioni cameristiche la porteranno ad Atene, Beirut, Ede, Pisa, Roma, Siena, Torino e Venezia. Vincitrice di numerosi concorsi nazionali ed internazionali, nel 2008 è stata la prima violinista italiana ad entrare in finale al Premio Paganini di Genova dal 1961 aggiudicandosi inoltre il premio speciale “Enrico Costa” riservato al più giovane finalista. È stata selezionata per esibirsi come solista ai concerti commemorativi del 2014 e 2015 a Roma, trasmessi in mondovisione dalla RAI. Nel giugno 2014 ha suonato al Teatro Municipal di Rio de Janeiro in occasione dell’apertura dei Mondiali di calcio in Brasile. Francesca scrive regolarmente per riviste musicali tra cui BBC Music Magazine, The Strad, Musical Opinion e Strings Magazine, ed è autrice di una rubrica mensile su Suonare News. Francesca Dego vive a Londra e suona due preziosi violini Francesco Ruggeri (Cremona 1697) e il Giuseppe Guarneri del Gesù ex-Ricci (Cremona 1734) per gentile concessione della “Florian Leonhard Fine Violins” di Londra. Francesca è sostenuta dal Comitato Nazionale Italiano Musica (CIDIM), SIAE, S’Illumina e MiBACT.

Fin da giovanissima Francesca Leonardi si esibisce regolarmente in pubblico e ha tenuto concerti per i più prestigiosi festival e nelle più importanti sale da concerto di tutto il mondo. Nel 2015 ha partecipato al Concerto della Memoria nella Sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica a Roma, trasmesso in diretta su Rai 5, Siè inoltre esibita presso la Sala Verdi del Conservatorio, l’Auditorium e il Teatro dal Verme a Milano, la Royal AlbertHall a Londra, il “Les Flâneries Musicales” Festival a Reims, l’Accademia Chigiana a Siena, il Teatro Politeama a Palermo e il Teatro Manzoni a Bologna. La prossima stagione partirà con un lungo tour in Trio che comprenderà recital e 7 concerti con la MAV di Budapest e il Triplo Concerto di Beethoven. Seguiranno recital solistici e in diverse formazioni cameristiche che la porteranno ad esibirsi in Italia, Ungheria, Turchia, Libano, Regno Unito, Cina Giappone, Sud America e Stati Uniti. Fin da giovanissima si è segnalata in diversi concorsi pianistici nazionali e internazionali vincendo quattordici primi premi. Nel 2011 le è stata assegnata dal Royal College of Music la borsa di studio Phoebe Benham come accompagnatrice nelle classi di strumento. Dopo aver debuttato a 16 anni con l’orchestra del Rosetum eseguendo il concerto K 415 di Mozart, si è esibita come solista con molte orchestre italiane ed estere.Ha effettuato tournée in Giappone, Cina, Stati Uniti dove sta completando l’integrale dei concerti di Beethoven per pianoforte orchestra, Sud America dove si è esibita al Teatro Colon di Buenos Aires, per la “Semana musical Llao Llao” a Bariloche e presso il Theatro Municipal di Rio de Janeiro in occasione degli eventi di apertura del Mondiale di Calcio 2014. Svolge un’intensa attività concertistica nel campo della musica da camera collaborando con strumentisti e cantanti di fama internazionale quali Bruno Giuranna, Laura Marzadori, Sonig Tchakerian e Susanne Hou e dal 2011 forma un regolare duo col noto pianista inglese Nigel Clayton. Si è esibita nell’ambito di programmi radiofonici su Radio Popolare, Radio Classica, sulla Radio della Svizzera Italiana, Radio Vaticana, Rai Radio 3 e televisivi su Rai 1, Rai 3 e Rai 5; inoltre alcuni brani di un suo cd sono stati inseriti nella colonna sonora del film del pluripremiato regista americano Steven Kroschel, The Beautiful Truth (2008). Nel 2007 è uscito il suo cd con il secondo libro dei Preludi di Debussy e Andante Spianato e Polacca Brillante di Chopin. È la prima pianista donna italiana a registrare per la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon. Francesca ha completato nel 2015 l’incisione dell’integrale delle Sonate di Beethoven per violino e pianoforte al fianco della violinista Francesca Dego con cui collabora regolarmente da tredici anni. Nata a Milano nel 1984, ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di 3 anni sotto la guida di Graziella Bianchi per poi proseguire con Paolo Bordoni presso il Conservatorio di Milano, dove si è diplomata in pianoforte con 10 e lode e menzione d’onore e musica vocale da camera, sempre con il massimo dei voti e la lode. Si è inoltre perfezionata presso l’Accademia Musicale di Pescara, l’Accademia Musicale Chigiana di Siena e il Royal College of Music di Londra con Nigel Clayton e Roger Vignoles. Dedicatasi con entusiasmo all’insegnamento fin da giovanissima, è ora docente di musica da camera presso il Conservatorio di Cuneo.

Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Andrea Lucchesini s’impone all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale Dino Ciani presso il Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose e i più grandi direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale delle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa. La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico a quello contemporaneo, proposto sia in concerto sia in numerose registrazioni in disco, dalle giovanili incisioni per EMI (Sonata in si minore di Liszt, Sonata op. 106 “Hammerklavier” di Beethoven, Sonata op. 58 e Preludi op. 28 di Chopin) fino alla festeggiatissima integrale live delle 32 Sonate di Beethoven (Stradivarius), mentre con Giuseppe Sinopoli e la Staatskapelle di Dresda ha inciso per Teldec due capolavori del Novecento come Pierrot lunaire di Arnold Schönberg e il Kammerkonzert di Alban Berg. Appassionato camerista, collabora regolarmente con artisti di grande prestigio e, in duo con il violoncellista Mario Brunello, ha inciso l’integrale dell’opera beethoveniana e le Sonate di Brahms; ha inoltre inciso composizioni di Chopin, Schumann, Schubert e Lekeu e, di recente, la Fantasia Corale di Beethoven, registrata live con Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Fabio Luisi. Negli ultimi anni Lucchesini si è immerso con entusiasmo nel repertorio schubertiano, a partire dalla registrazione degli Improvvisi, in un cd AVIE Records accolto dal plauso della critica internazionale. È iniziata nel 2018 la collaborazione con la casa tedesca AUDITE, per la quale è uscito il primo disco del progetto, Dialogues, con musiche di Berio, Scarlatti, Schubert e Widmann, incisione che ha riscosso un notevole successo da parte della critica internazionale con l’attribuzione di numerosi riconoscimenti. Il secondo disco, Schubert Late Piano Works, ha già ottenuto 5 stelle dalle maggiori riviste del settore, tra le quali BBC Music Magazine, Fonoforum, Pizzicato, Ars Musique. Per BMG ha inciso il Concerto II “Echoing curves” di Luciano Berio sotto la direzione dell’autore: questa registrazione segna una delle tappe fondamentali di una stretta collaborazione con Berio, accanto al quale Lucchesini vede nascere Sonata (l’ultimo e impegnativo lavoro del compositore italiano per pianoforte solo), eseguita in prima mondiale nel 2001 e successivamente consegnata – con tutte le altre opere pianistiche di Berio - a un disco AVIE Records divenuto rapidamente edizione di riferimento. Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia un dovere morale, Lucchesini si dedica con passione anche all’insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole, di cui è stato fino al 2016 direttore artistico. Tiene inoltre frequenti masterclass presso importanti istituzioni musicali italiane ed europee, tra cui il Mozarteum di Salisburgo, e dal 2008 è Accademico di Santa Cecilia. Nella stagione 2019-2020 terrà recital in Germania e in USA, suonerà con orchestre in Spagna, Sud America, dove sarà protagonista al Festival di Cartagena e nell’Europa dell’Est.

articolo pubblicato il: 11/09/2020

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