Paolo Mieli
L'arma della memoria
Contro la reinvenzione del passato
Paolo Mieli racconta storie grandi e piccole, vicine o
apparentemente lontanissime, per riflettere sul passato
come arma nelle dispute d'oggi.
«Non bisogna cadere nella tentazione di usare la storia per
rafforzare le nostre convinzioni sul presente.»
L'onesto uso della memoria è il più valido antidoto
all'imbarbarimento. E lo è in ogni stagione politica, in ogni momento
del dibattito culturale, in ogni epoca della storia. Un uso onesto che, in
quanto tale, presuppone non ci si rivolga al passato in cerca di una
legittimazione per le scelte di oggi. Anzi, semmai, per individuare in
tempi lontani contraddizioni che ci aiutino a modificare o a mettere a
registro quel che pensiamo adesso. Ben diverso (e diffuso, purtroppo)
è il ricorso a forzature della memoria come arma per farci tornare i
conti nel presente. Un'arma usata con infinite modalità di
manipolazione, che producono danni quasi irreparabili alla coscienza
storica, deformano il passato, intossicano il ricordo collettivo anche
dei fatti più prossimi. E che, come tale, merita di essere combattuta.
Paolo Mieli ce lo dimostra attraversando secoli di storia con la
consueta competenza e passione, ricostruendo storie grandi e piccole,
facendoci guardare a fatti apparentemente noti con un occhio diverso e
disincantato, perché «infinite sono le leggi che regolano lo studio del
tradimento nella storia. Ma due sono superiori alle altre. La prima: chi
vince non verrà mai considerato un traditore. La seconda: il tradimento
è questione di date, ciò che oggi è considerato un tradimento, domani
potrà essere tenuto nel conto di un atto coraggioso».
SAGGISTICA
13,5 x 21 cm
pp. 431
Cartonato con sovraccoperta
Euro 20,00
Ottobre 2015
PAOLO MIELI, giornalista e storico, negli anni Settanta allievo di Renzo De Felice e Rosario Romeo, è stato giornalista
all'"Espresso", poi a "Repubblica" e alla "Stampa", di cui è stato anche direttore. Dal 1992 al 1997 e dal 2004 al 2009 ha diretto il
"Corriere della Sera". Tra i suoi libri per Rizzoli, Le storie, la storia (1999), Storia e politica (2001), La goccia cinese (2002) e I conti
con la storia (2013), vincitore del premio Città delle rose e del premio Pavese.
articolo pubblicato il: 17/11/2015