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torna Scuola Democratica

la testata ha ripreso le pubblicazioni


Dopo otto anni di silenzio ha ripreso le pubblicazioni Scuola Democratica, la gloriosa testata che per oltre vent'anni ha segnato la storia delle riviste educative in Italia. In particolare, la nuova serie - periodicità quadrimestrale - torna in libreria, on line e con un manifesto per chi «pensa che sia ancora doveroso oggi "sporcarsi" le mani, pensare, proporre idee ed esperienze alla discussione». Un progetto culturale ed editoriale in linea con l'esperienza passata e, nello stesso tempo, aperto ed aggiornato alle nuove istanze, quale luogo di ricerca, di riflessione e di dibattito sull'intera area dell'education e del learning: la scuola - asse tradizionale della rivista -, l'università e l'ambito "apprendimento-formazione-lavoro".

Direttore della rivista, edita da Guerini e Associati, è di nuovo il professore Luciano Benadusi dell'Università La Sapienza di Roma, vicedirettore Vittorio Campione, coordinatrice della redazione Assunta Viteritti. A supporto un comitato di valutazione scientifica, composto da Alessandro Cavalli, Daniele Checchi, Giorgio Chiosso e Clotilde Pontecorvo e un ampio ed autorevole network scientifico, che comprende oltre 100 fra studiosi e professionisti.

Scuola Democratica vuole entrare nella scuola, nelle università, nelle istituzioni della fomazione, nei luoghi di lavoro, mondi contigui, dai confini spesso labili, scandagliando tematiche e problematiche cruciali delle società contemporanee, quali l'apprendimento, i processi educativi e la formazione, «il terreno principe attorno a cui si misurano oggi il senso e la pratica della democrazia». Ovvero Learning for democracy, come recita il sottotitolo, emblematico della sfida culturale che la rivista vuole promuovere.

«La nostra sfida - chiosa Benadusi - è quella di riporre in questione il concetto e il processo stesso di "educazione" considerando che questo da un lato sembra essere sempre più diluito al punto di svanire ed essere inglobato nei generali processi di apprendimento, di giovani e adulti, e dall'altro è invece messo sotto pressione dai mutamenti culturali e tecnologici che addensano la vita sociale contemporanea e che mettono in questione i significati stessi dell'educare dentro e fuori i confini istituzionali. Obiettivo scientifico e culturale del nuovo progetto editoriale è dunque quello di contribuire a ripensare confini, senso e scopi dell'educazione in questa nostra società della conoscenza che stenta però a divenire tale».

Due i numeri usciti - il n.1 speciale e il n.2 ordinario -, disponibili in versione cartacea e elettronica (www.scuolademocratica.it).

Il numero speciale si apre con un'intervista a Alain Touraine sulla scuola del soggetto, seguono saggi sulle visioni (future) dell'educazione, i divari sociali e territoriali nelle performance cognitive misurate dalle prove Pisa, le trasformazioni dell'università italiana, il lavoro e la formazione nella società della conoscenza. La sezione Note e punti di vista ospita, fra l'altro, due dibattiti - uno su scuola, democrazia e cittadinanza, l'altro sull'apprendistato formativo -, un'intervista con Enrico Decleva sul Ddl di riforma dell'università, alcuni interventi sulla riforma dei licei e gli ambienti organizzativi e di apprendimento. Conclude il numero, nella sezione Storie e pratiche di apprendimento, un racconto inedito di Marco Lodoli, Il lago.

Ad aprire il secondo numero un'intervista con Andreas Schleicher, responsabile dell'indagine internazionale Pisa, sulla sfida da questa indagine indirizzata ai sistemi scolastici nazionali. Seguono saggi su svariati temi: vantaggi e rischi dell'approccio per competenze nella scuola, comparazione internazionale delle politiche per l'eccellenza nell'università, tecnologie digitali e culture partecipative dei social networks.

Nella Sezione Note e Punti di Vista dibattiti stimolanti, relativi a ciascuno dei tre settori di interesse della rivista: la controversia culturale sul tema delle competenze a scuola, la relazione tra nuove tecnologie digitali e futuro dell'istituzione scuola; analisi e interpretazione dei dati relativi al funzionamento del nostro sistema universitario, negli ultimi anni oggetto di una vera e propria "guerra dei numeri"; lo stato del lifelong learning in Italia.

Sul numero si inaugura poi la nuova sezione Pratiche, in cui i protagonisti dei campi educativi e formativi riflettono, raccontano e testimoniano su esperienze e pratiche reali. Nella sezione Rassegne e Recensioni sono presenti, fra l'altro, due interessanti rassegne: la prima sul rapporto tra merito e giustizia nell'istruzione, che richiama due importanti testi usciti di recente in Francia; la seconda su alcune analisi delle politiche educative nel Regno Unito dagli anni Sessanta ad oggi. Chiude il numero la sezione Storie, dedicata a contributi di carattere narrativo attinenti ai campi di interesse della rivista.

articolo pubblicato il: 11/11/2011 ultima modifica: 02/12/2011

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