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attualità
cosa accade in Europa?
di Manlio Morandi

La Spagna, l'Italia. il Portogallo, la Francia, l'Olanda e forse domani la Germania... si volta a destra. Cambia il vento che fino ad un lustro fa era inconfondibilmente vento di sinistra, spinto da aspirazioni e speranze giovanili e non solo, un ciclone che finalmente portava al potere le più avanzate schiere di rinnovatori, che sprezzanti di tutte le altre ideologie finalmente avevano la possibilità di costruire delle grandi nazioni ed una grande Europa. Intellettuali, gente comune, giovani, sembravano finalmente giunti all'agognata meta del potere per dimostrare quanto di buono poteva realizzare la sinistra soprattutto verso quelle fasce più deboli che altro non aspettavano che il loro avvento. Non una sinistra moderata, si badi bene, ma in alcuni paesi la sinistra più estrema, quella per intenderci portatrice delle più avanzate proposte popolari che avrebbero dovuto finalmente risolvere il problema dei poveri e della sopravvivenza. Di anni ne hanno avuti a disposizione per realizzare quelle riforme che avrebbero dovuto mettere a tacere tutte quelle sacrosante rivendicazioni che venivano dalla base. Né si può dire che avessero maggioranze striminzite che non permetteva loro di operare con tranquillità. E allora? dieci, cinque anni fa sventolavano in piazza le bandiere rosse con il "Che", che rappresenta la quinta essenza delle rivendicazioni popolari, ed oggi continuano a sventolare sempre di più le bandiere con il "Che".
Ma allora che "Che" è stato in questi ultimi dieci anni? Le sinistre come hanno potuto disattendere i portatori di quei vessilli? Perché oggi, come sempre, si inveisce contro una neodestra che inizia ad operare, bene o male, questo non lo possiamo ancora sapere, mentre quei rossi vessilli dovrebbero andare a manifestare contro chi li ha così disperatamente disattesi? Come in ogni cosa della vita ci vorrebbe un poco di coerenza e la politica e soprattutto chi la vive in prima persona dovrebbe ragionare con molto spirito critico soprattutto verso la propria parte. Questo servirebbe moltissimo a far recuperare la via abbandonata dai vertici e riporterebbe la politica ad una dimensione reale, quella di essere al servizio del cittadino e non viceversa. Invece, ottusamente, ci si scaglia contro un avversario che ha vinto e se ha vinto è soprattutto in virtù degli errori commessi dalla controparte.
Questo insieme di elementi, questa continua demonizzazione dell'avversario, incuranti di quanto avviene in casa propria, hanno fatto sì che la gente di mezza Europa ha voltato le spalle ad una sinistra priva di idee dedita soltanto ad andare contro, pur gestendo il potere, lasciando così ampi spazi di manovra ad un centro ed ad una destra che hanno raccolto a piene mani consensi, dovuti più agli errori degli altri che ai propri meriti. L'Europa va a destra, è inconfutabile ma signori di sinistra non ve la prendete con loro prendetevela con voi stessi, siete stati i maggiori sponsor della nuova svolta europea.

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