torna a "LaFolla.it" torna alla home page dell'archivio contattaci
cerca nell'archivio




ricerca avanzata


Google



contattaci

ingrandisci o rimpicciolisci il carattere del testo

attualità
la nato e il tempo
di Piero Pastoretto

Vi ricordate di quando si interpretava il mito di Kronos che divora i propri figli come un'allegoria del Tempo, del quale tutti gli esseri del mondo sono figli ma dal quale tutti gli esseri indistintamente saranno distrutti? Un bel mito ed una bella morale, si commentava, ma a proposito della NATO i conti non sembrano tornare: anzi, pare al contrario che Kronos nutra un affetto tutto speciale per questa sua creatura, perfino si compiaccia di vederla prosperare e moltiplicarsi; e che per giunta si rallegri a ridonarle, senz'altro con la complicità di Ebe, giovinezza e vigore. Quando mai infatti un'alleanza, nata specificatamente per contrastare un pericolo che non esiste più, non sarebbe già crollata su se stessa minata dai dissapori fra i suoi membri o, meglio ancora, uccisa da una bella guerra tra gli antichi coalizzati? La NATO ha compiuto il 4 aprile 2002 cinquantatré anni. Quale coalizione è durata tanto a lungo? Il Patto di Varsavia, quello "d'Acciaio", le due "Triplici", la Santa Alleanza, i "Patti di famiglia" sei e settecenteschi sono ben poca cosa a suo confronto. Soltanto i foedera dei tempi antichi, quello dei Romani e dei Latini per esempio, riuscivano a campare anche dei secoli; ma via, è roba superata e poi, è risaputo, una volta Kronos era ben più lento nella digestione prima di diventare (anche Lui invecchia, diamine) un po' schizofrenico come oggi, che disfa in un attimo ciò che ha impiegato un'enormità a creare. Il 28 maggio dunque nel Consiglio della NATO è entrata ufficialmente anche la Federazione Russa ed il 2002 è forse l'anno zero del futuro. Quale lo scenario che si annuncia? Una breve riflessione. L'Alleanza Atlantica è adesso un complesso di potenze schiettamente democratiche ed occidentali che sta attraendo verso l'Occidente anche una superpotenza i cui confini giungono fino all'Asia più profonda. Nei 19 + 1 membri della NATO sono compresi tutti i partner più importanti della CEE, quelli dell'OCSE e del G8 escluso il Giappone, che però è strettamente legato agli Stati Uniti. Gli interessi politici ed economici di questi Paesi (oltretutto cristiani ad eccezione della Turchia, musulmana ma laica) sono molto vicini tra di loro; infatti se ancora parecchie sono le cose in discussione e molteplici appaiono i tentennamenti, la volontà ad operare insieme (ancor più in campo politico che militare) è cementata da una comune posizione contro il terrorismo internazionale di matrice islamica e non. Questo colossale complesso di Stati e di eserciti, più gli altri che intendono entrarvi, con l'ingresso della Russia nell'Alleanza non solo non conosce rivali in campo bellico, ma intende anche sfruttare il proprio eccezionale potenziale militare per garantire la pace in aree sempre più estese del mondo. Quella pace che, non nascondiamocelo, spesso ha bisogno di interventi armati per essere imposta (si vis pacem para bellum). Di converso l'ONU versa in una profonda crisi: non ha delle proprie forze armate ma deve pietirle dagli Stati membri; è costituito inoltre da una maggioranza di Paesi piccoli e piccolissimi, molti dell'area islamica e del Terzo Mondo, parecchi collusi con il terrorismo, diversi in lotta o contrasto fra loro, moltissimi governati da regimi dittatoriali che infamano il nome stesso dell'Umanità. Le sue risoluzioni sanno spesso di demagogia, talvolta di ideologia, talaltra sono invece giuste ma rimangono comunque inascoltate perché prive di quella minaccia militare (l'unica temuta da certi governi) in grado di domare anche le posizioni più estreme e contrarie al diritto dei popoli. Per giunta quattro delle cinque potenze che costituiscono il Consiglio di Sicurezza dell'ONU (Cina esclusa) appartengono oggi alla NATO. Dunque, l'Alleanza Atlantica sarà in futuro destinata sempre più a sostituirsi all'ONU nelle decisioni veramente importanti di politica planetaria, poiché è un complesso di Stati che si promettono concorde aiuto, hanno fini politici comuni e la forza necessaria per imporli. La NATO inoltre è costituita, a differenza dell'ONU, dall'élite dei Paesi democratici del mondo, che sono anche i più ricchi ed i più responsabili. Paesi che non solo desiderano la pace dopo troppi anni di guerra fredda, ma sono pure in grado di garantirla. Coloro i quali detestano che le sorti della Terra siano affidate ad una leadership occidentale degli Stati più ricchi avranno di che dolersene e li comprendo. Potranno anche ragionevolmente accusare i membri dell'Alleanza di una nietzschiana "Volontà di potenza". Ma fino a quando questa "Volontà" e questo "egoismo" dei potenti saranno finalizzati alla pace ed al progresso di tutti (poiché quanta più prosperità e quanta meno miseria vi sono nel mondo tanto minore è il pericolo di conflitti e terrorismo), gli anti-global potranno dormire sonni agitati, sì, ma sicuri. Tutto ciò almeno fino a quando Kronos non ci metterà lo zampino.

Commenta Manda quest'articolo ad un amico Versione
stampabile
Torna a LaFolla.it