E' stata inaugurata lo scorso 22 novembre al Castello del Buonconsiglio di Trento la mostra natalizia "Sulle ali dorate" dedicata ai capolavori della collezione di scultura lignea del Museo. Il Castello del Buonconsiglio conserva una cospicua collezione di scultura lignea, comprendente circa 150 opere, che interessano un arco temporale compreso tra il XIV e il XVIII secolo, provenendo per la maggior parte dalla città e dal territorio trentino. Forma d'arte che si sviluppa con particolare intensità nell'arco alpino, naturalmente a causa della grande e immediata disponibilità del materiale, la scultura lignea manifesta in questa fascia geografica alcune delle sue espressioni più significative, trovando particolari elaborazioni formali e tematiche.
Sotto il profilo conservativo quest'arte è contraddistinta da alcuni aspetti particolari. Destinata fondamentalmente all'altaristica e alla statuaria ecclesiastica, ha accusato nel tempo, anche se meno che in altre regioni, i colpi dei cambiamenti di moda nell'uso dell'arredo e dei materiali, che hanno visto una progressiva preferenza per la pietra e lo stucco, portando ad accantonare, svendere o anche a distruggere gli apparati lignei considerati superati. La fragilità caratteristica del legno, corrispettivo negativo della sua facile lavorabilità, ha ulteriormente causato il fatto che molte opere siano giunte ai nostri giorni in uno stato frammentario e in cattive condizioni, richiedendo particolare attenzione nella conservazione e nella esposizione. La nuova sezione museale è collocata all'interno dell'appartamento clesiano, una parte della residenza cinquecentesca del castello particolarmente adatta al controllo delle condizioni di conservazione delle opere. L'esposizione presenta una selezione, circa trenta pezzi, di alcune delle opere più significative di questa raccolta. La scelta segue un filo cronologico, che si sviluppa a partire dalla prima metà del Trecento, iniziando da una piccola Madonna con bambino, una delle più antiche sculture lignee che si conservino nella regione. Ma vengono posti in evidenza anche alcuni nuclei tematici e iconografici, come quello dell'altare a portelle, o Flügelaltar, forma strutturale tipica di quest'area geografica, o delle cosiddette "belle madonne" gotiche. Al contempo vengono messe in luce alcune delle personalità artistiche più rilevanti e alcune delle diverse tendenze stilistiche legate alle influenze, di volta in volta nordiche o italiane, proprie di un territorio di confine: come nel caso dell'affascinante Annunciazione dell'artista bresciano Maffeo Olivieri e delle elegantissime figure femminili di Jörg Arzt.Molti dei soggetti rappresentati si legano alle narrazioni religiose del periodo natalizio, i cui motivi verranno evidenziati da appositi percorsi curati dai Servizi educativi del museo.