Milano e Napoli, un incubo per Berlusconi che ha dovuto accettare la sonora sconfitta nelle Amministrative.

Da mesi si aveva la sensazione che questa volta non ci sarebbe stata la solita travolgente risposta degli elettori alle forti lusinghe del presidente del Consiglio. Motivi? Sono diversi, ma uno su tutti ci sembra prevalere: noi italiani non possiamo accettare un capo per più di vent'anni e l'attuale ci sta quasi arrivando. Era bene allora dargli un pesante segnale, come quello dei milanesi e dei napoletani. Non definitivo probabilmente perché la maggioranza governativa rimane ed ha due anni ancora per far vedere qualcosa a milioni di cittadini che non si attendevano miracoli, certo, ma almeno qualche soluzione positiva dei problemi già individuati addirittura nel 1994.

Si dirà giustamente che anche in Germania e più recentemente in Spagna le opposizioni sono state premiate ed è la legge della democrazia e dell'alternanza, ma forse da noi sono stati accumulati per tanto tempo errori su errori che poi sono arrivati a sommarsi a vecchie rivalità, a politiche di rimanere alla finestra in attesa di vedere passare il corpo sconfitto dell'avversario.

I nuovi sindaci di Milano e Napoli saranno intanto messi alla prova. Nel capoluogo lombardo dovranno essere trovate le enormi risorse prevedibili per affrontare la realizzazione dell' Expo 2015, una manifestazione che impegnerà e interesserà l'intero Paese, ma che dovrà vedere per prima schierarsi l'eventuale forza finanziaria e operativa milanese. Più complessa l'operazione che dovrà essere fatta a Napoli. Basta con la spazzatura nelle strade cittadine, il neosindaco lo sa e noi sappiamo che può farcela.

articolo pubblicato il: 31/05/2011