Venerdì 18 febbraio al William's Club di Roma si terrà un inedito doppio concerto live che vedrà alternarsi sul palco i Caraserena e i Fabularasa, due gruppi affini tra loro per la rara capacità di fare musica con cura artigianale. Il risultato è raffinato e allo stesso tempo di intrattenimento mai banale.

I Caraserena sono un giovane e talentuoso gruppo acustico pop rock, come loro stessi si definiscono; Vanni e Filippo Trentalance, i due fratelli romani che danno vita al gruppo, passo dopo passo hanno delineato la propria identità nel panorama musicale italiano incontrando il favore della critica più esigente e l'apprezzamento sincero ed entusiasta del pubblico. Al loro attivo l'album d'esordio "Ricordarsi di annaffiare" caratterizzato da un pop raffinato ed originale, una musica definita da Mucchio Selvaggio "leggera ma di peso".

Ad aprire il concerto ci saranno i Fabularasa, gruppo composto da Luca Basso, Vito Ottolino, Leopoldo Sebastiani e Giuseppe Berlen, quattro meritevoli musicisti che della scrittura fanno il loro baluardo tanto da ricevere elogi da nomi del calibro di Dacia Maraini, Michele Serra e Fernanda Pivano. I Fabularasa incarnano l'idea di una nuova musica d'autore fatta di essenze jazz e sonorità mediterranee, in un ideale "laboratorio di suoni, musiche e versi". Dunque un incontro musicale da non perdere quello di Venerdì 18, un'occasione per riscoprire il piacere di ascoltare dell'ottima musica d'autore eseguita con il trasporto che solo un evento live sa generare; il tutto in ambiente caldo e accogliente quale quello del William's Club, storico locale romano che negli ultimi mesi ha saputo incontrare le esigenze degli amanti più intransigenti dell'ascolto di qualità.

Venerdì 18 febbraio 2011 ore 22
William's Club
Via Flaminia, 575 Roma

Info e prenotazioni: 06 33 38 697
Ingresso: 10 euro con consumazione www.cultureclub.it
www.williamsclub.com

Caraserena
Filippo e Vanni Trentalance

Fabularasa
Luca Basso - parole
Vito Ottolino - chitarra
Leopoldo Sebastiani - basso elettrico, loop station
Giuseppe Berlen - batteria, percussioni

articolo pubblicato il: 15/02/2011