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"La tenda rossa"

Anita Diamant


‘La tenda rossa rappresenta una rinarrazione possibile di questa e di altre storie antiche. Raccontarle in modo nuovo significa ridare dignità e valore alle donne che sono state messe a tacere e svelare i loro segreti. Esattamente ciò che ciascuna di noi può fare con la propria vita e con la propria storia.’
Maura Gancitano

La tenda rossa, luogo sacro esclusivamente femminile, è uno spazio di intimità in cui le donne si riuniscono per condividere esperienze e saperi, riposare nei giorni del ciclo mestruale, sostenersi durante il parto e tramandare le proprie storie. La tenda rossa è un libro per chi è interessato a rileggere la storia biblica da un altro punto di vista, quello delle donne. A narrare è Dina– figura marginale della vicenda biblica – e unica figlia di Giacobbe che colma i silenzi della storia. Dina cresce in una società patriarcale, segnata da tradizioni e lotte familiari, ma grazie al sostegno e all’eredità delle sue madri diventa un simbolo di forza e determinazione

“Gli uomini non sapevano nulla della tenda rossa, né delle cerimonie e dei sacrifici che vi si celebravano”

In questo romanzo Dina rievoca le vicende della propria famiglia, quella del patriarca Giacobbe, riportando in vita i riti e le dinamiche segrete tra le donne della tribù – Lia, Rachele, Zilpa e Bila – che la Bibbia cita ma a cui non ha mai dato voce. Patriarcato, contatto con la divinità, riti di iniziazione e potere femminile emergono attraverso le vicende della discendenza di questo personaggio straordinario. Nel ricostruire un mondo lontano, Anita Diamant riannoda storie femminili dimenticate, facendo emergere il potere delle donne di tramandare, riscrivere e sfidare il proprio destino.

“Ci siamo perse per molto tempo. Il mio nome non significa niente per voi. Il ricordo di me è diventato polvere. Non è colpa vostra, né mia. La catena che univa madre e figlia si è spezzata e la parola è passata sotto la tutela degli uomini, che non avevano modo di capire. Ecco perché io sono diventata una nota a piè di pagina e la mia storia solo una breve digressione inserita tra quella ben conosciuta di mio padre, Giacobbe, e la saga gloriosa di Giuseppe, mio fratello. Nelle rare occasioni in cui qualcuno mi ha ricordata, ero solo una vittima. Al principio del vostro libro sacro c’è un passo che sembra dire che sono stata violentata e prosegue con la storia sanguinosa di come fu vendicato il mio onore. È difficile credere che qualche madre abbia chiamato di nuovo Dina la figlia. Eppure qualcuno l’ha fatto. Forse potreste immaginare che sono stata qualcosa di più che una sigla senza voce nel testo. Forse lo avrete captato nella musica del mio nome: la prima vocale alta e limpida, come quando una madre chiama la figlia al tramonto; la seconda sommessa, come per scambiarsi sottovoce dei segreti sul cuscino. Dii-nah.”

Anita Diamant (1951) è una scrittrice statunitense. Si è occupata di storia e cultura ebraica. Tra i suoi libri, il romanzo The Boston Girl (2014), bestseller di «The New YorkTimes». La tenda rossa, pubblicato in più di venticinque Paesi, è il suo esordio letterario: ha ispirato la nascita di diverse “tende rosse” in tutto il mondo ed è diventato nel 2014 una miniserie televisiva.

EDIZIONI TLON COLLANA: Finzioni| PAG: 432| PREZZO: 20,00€ | ISBN: 9791255541066 |

articolo pubblicato il: 14/04/2025

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