Rimarrà in scena fino al 4 marzo presso il teatro "Ugo Betti" di Roma "En attendant Pozzo'", per la regia di Alessandro Scarcella. La trasposizione teatrale ideata da Marco Carroccio narra di un microuniverso e della cucina di due giovani attori emigranti a Roma, la capitale del macrouniverso.
Il disordine delle stoviglie, ma non solo, crea spessori inattesi, resi ancor più irreali dalla luce bianca del neon. Non è mai notte. Figuriamoci giorno. I due attori, che d'ora in avanti chiameremo semplicemente "i due", farfugliano, provano insomma, etc. "Aspettando Godot": intanto mangiucchiano e ricominciano daccapo ogni qualvolta in scena dovrebbe apparire Pozzò, di cui, per miserie umane varie, non dispongono ancora. Pozzò compare intorno a pagina trenta, poniamo. Sempre inaspettatamente, ostacolo insormontabile, ma mai preventivato, eppure da sempre a pagina trenta s'attende Pozzò, con rabbioso sconforto dei due. Questi ricominciano l'avventura,speleologica, nei pressi del frigo vuoto, ma luminoso. Scavano alla ricerca di cibo da sgranocchiare, sempre soffermandosi con la mano su di una confezione d'ananas sciroppato e sempre infine preferendo altro e sempre ancora minacciando di buttar via quel maledetto ananas "perché chissà ormai da quanto tempo sarà scaduto". Si spegnerà, poi,
il microuniverso, silenziosamente, senza strepito. Ormai è il buio.
Se solo Pozzò fosse sopragiunto inaspettato, come ogni volta inaspettatamente non l'abbiamo trovato, chissà forse avrebbe detto: "Miei cari due...se solo sapeste quant'è buono l'ananas sciroppato".
Con Marco Carroccio e Andrea Florio, per la regia di Alessandro Scarcella. Drammaturgia Marco Carroccio.
Teatro Betti
Via delle Mura Aurelie 19
(Porta Cavalleggeri)
Roma
Orario spettacoli: venerdi e sabato ore 21.00
Domenica ore 18.00