torna a "LaFolla.it" torna alla home page dell'archivio contattaci
cerca nell'archivio




ricerca avanzata


Google



contattaci

ingrandisci o rimpicciolisci il carattere del testo

cronache
incontro con Federico Rampini

al Jardin de l'Ange di Courmayeur


Sono nati all'epoca del boom, hanno conosciuto il carosello e la Guerra Fredda, le prime lavatrici e la scolarizzazione di massa, i primi computer e la stagione dello stragismo, anni densi di storia e di cultura. Sono i baby boomers, la generazione a cui Federico Rampini, corrispondente de La Repubblica a New York, classe '56, ha dedicato il saggio "Voi avete gli orologi noi abbiamo il tempo". Frizzante come un pamplet, interessante come un reportage, sarà presentato a Courmayeur domenica 11 agosto, alle ore 18, al Jardin de l'Ange.

Dopo aver accolto lo scorso 21 luglio il giornalista e scrittore Mario Giordano, autore dell'inchiesta "Tutti a casa! Noi paghiamo il mutuo, loro si prendono i palazzi", Courmayeur ospita così il secondo e ultimo appuntamento del Preview Festival, che anticipa con brio il Festival delle Nuove Vie 2013, la rassegna sul mondo e sull'attualità che porterà ai piedi del Monte Bianco grandi personalità della cultura, dal 23 al 25 agosto. Rampini vuole ricucire una frattura esistente tra i cinquanta-sessantenni di oggi e la generazione successiva, favorendo un passaggio di testimone. Le "pantere grigie", come il chiama con affetto Rampini, sono una risorsa per il Paese, e possono imparare a fare buon uso del loro tempo, senza rincorrere il mito dell'eterna gioventù. Parlando ai suoi coetanei il giornalista si rivolge in realtà a tutto il paese, che nella crisi può trovare un motivo di riscatto affrontandola con creatività e fiducia.

Si avvicina intanto la data tanto attesa del Festival delle nuove Vie 2013, che raggiungerà il proprio climax sabato 24 agosto, con un dialogo tra il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il giornalista Beppe Severgnini.

Ad aprire la rassegna, venerdì 23 alle ore 11.00, al Jardin de l'Ange, ci sarà nuovamente Beppe Severgnini, che questa volta incontrerà l'ex ministro del Governo Monti Elsa Fornero per riflettere sull'Italia del futuro. Seguiranno, nel pomeriggio, lo scrittore e conduttore Luca Bianchini (Hotel Royal ore 17), che presenterà con verve il divertente romanzo "Io che amo solo te", il critico d'arte Philippe Daverio, volto e mente di Passepartout, (Jardin de l'Ange ore 18), e lo scrittore e sceneggiatore Francesco Scarrone, autore de "Di lama e d'ocarina - Storie di tango", che racconta un viaggio iniziatico e musicale, (Jardin de l'Ange ore 20.30). La sera, alle 21, si esibirà in concerto Paola Turci.

Sabato 24 agosto si aprirà con il già citato duo Renzi-Severgnini (ore 11), per proseguire con Sebastiano Mauri, che presenterà all'Hotel Royal il romanzo a sfondo autobiografico "Goditi il problema", dedicato al tema del coming out (ore 17). Il testimone passerà all'oncologo di fama ed ex ministro Umberto Veronesi, lucido e attento lettore della società, (Jardin de l'Ange ore 18), poi alla scrittrice Alessandra Bruni, che leggerà degli estratti della sua vivace biografia su Alexandra David Neel, coraggiosa esploratrice e indomito spirito libero, (Jardin de l'Ange ore 20.30). Chiude la giornata alle ore 21 l'alpinista Marc Batard, con il suo "La via d'uscita. Confessioni intime di un alpinista estremo" (quest'anno ospite da Daria Bignardi a "Le invasioni barbariche"), che suggella una carriera all'insegna della velocità e dell'autenticità.

Il terzo e ultimo giorno, domenica 25, spazio ad Angelo Gaja, il re del Barbaresco, portacolori della migliore tradizione enologica italiana, che racconterà "Vino, paesaggio, artigianato" al Jardin De l'Ange. (ore 11). Nel pomeriggio alle 17 incontreremo all'Hotel Royal Marco Olmo, uno dei più grandi atleti viventi e vincitore dell'Ultratrail Mont Blanc nel 2008, autore del libro "Il corridore". Seguono, al Jardin de l'Ange, alle 18, Guido Gobino, imprenditore del cioccolato simbolo di passione creativa, artigianato d'antan e innovazione, e alle 21 l'alpinista Silvio "Gnaro" Mondinelli. Proprio quest'ultimo, uno dei pochi scalatori al mondo ad aver raggiunto tutte le quattordici vette più alte del mondo senza ossigeno, potrebbe essere considerato il simbolo dello spirito che anima il Festival delle nuove Vie, orientato a percorrere nuove strade e scoprire orizzonti oltre il limite del possibile.

articolo pubblicato il: 08/08/2013

Commenta Manda quest'articolo ad un amico Versione
stampabile
Torna a LaFolla.it