Il Sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, si schiera al fianco degli operai stagionali e degli agricoltori utenti del Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia" in stato di agitazione da alcuni giorni, in seguito alla decisione assunta dal Consorzio di interrompere il servizio di irrigazione dei campi.
Lo fa scrivendo al Prefetto di Bari, al Presidente della Regione, all'Assessore regionale alle Risorse agroalimentari e al Commissario straordinario del Consorzio.
"La decisione di chiudere i pozzi - si legge nella nota inviata da Abbaticchio - appare palesemente inopportuna, alla luce delle gravi condizioni di siccità di cui soffrono i terreni agricoli a causa del gran caldo, che perdura da mesi e non sembra intenzionato a cedere il passo al clima autunnale".
Il Sindaco di Bitonto, che nei giorni scorsi ha ricevuto una delegazione di operai e agricoltori guidata da rappresentanti di Cia, Coldiretti e Filbi-Uil, evidenzia le "conseguenze economico-sociali che potrebbe determinare, soprattutto nella area nord-barese a forte vocazione olivicola, il perdurare della decisione assunta dal Consorzio, il solo in tutta la Puglia, di lasciare a secco i campi" in un periodo delicato per le piante di ulivo.
, inoltre, si dichiara preoccupato per le ricadute negative anche sul piano occupazionale: "L'improvvida decisione di chiudere i pozzi in largo e immotivato anticipo ha significato la fine del contratto per un centinaio di operai, già costretti a subire il taglio delle giornate lavorate, in continua riduzione in questi anni, e le difficoltà di un rapporto di lavoro precario".
"Gli agricoltori e gli operai - aggiunge il primo cittadino - sono giustamente in stato di agitazione e chiedono alle Istituzioni competenti di intervenire tempestivamente, per non aggravare il grave disagio sociale ed economico, che tocca migliaia di famiglie".
Per questo il Sindaco di Bitonto, a nome dell'Amministrazione comunale, si unisce ai lavoratori e agli agricoltori penalizzati dalla decisione del Consorzio di Bonifica "Terre d'Apulia", chiedendo l'apertura in tempi brevi di un tavolo di confronto istituzionale.
"Salvaguardare il nostro patrimonio agricolo - conclude Abbaticchio - deve essere un imperativo per le nostre Istituzioni, anche perché dalla terra possono venire importanti occasioni di sviluppo per i nostri giovani".
articolo pubblicato il: 03/10/2012