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attualità scientifica
la cucina solare dei poveri

aiuterà a diminuire il consumo di legna da ardere


Una cucina economica solare ha vinto il primo premio di un concorso sulle "idee verdi". La Cassa Kyoto è fatta di cartone e può essere utilizzata per sterilizzare acqua, bollire e arrostire alimenti.

L'inventore, che risiede in Kenya, spera che la stufa possa essere utile per sviluppare l'uso delle cucine solari nel mondo in via di sviluppo e quindi eliminare il troppo uso della legna, che ha contribuito alla deforestazione.

Il gruppo di lavoro è stato costituito a cura del Forum per il Futuro, un ente per lo sviluppo sostenibile fondato da Jonathan Porrit che ha come obiettivo lo sviluppo di progetti volti a ridurre le emissioni dannose che non hanno trovato l'appoggio dell'industria, nonostante la loro piena applicabilità.

La Cassa kyoto ha la possibilità di trasformare milioni di vite ed è un modello d'innovazione sostenibile; con la quantità di persone che vivono nel mondo sottosviluppato, non si può permettere che vengano bruciati solo alberi, che, in certe zone, andrebbero prima o poi a scomparire. Circa due miliardi di persone al mondo, infatti, utilizzano il legno come principale combustibile.

La cucina è formata da due casse di cartone, con fogli d'alluminio e pittura nera per aumentare l'assorbimento dell'energia solare. Coprendo la caldaia con un coperchio trasparente vengono ritenuti il calore e l'acqua e le temperature all'interno della pentola possono raggiungere gli ottanta gradi centigradi.

L'idea di cucinare utilizzando i raggi del sole è circolata per secoli e molte organizzazioni, come la Solar Cookers International, lavorano per lo sviluppo della tecnologia solare. Riducendo la dipendenza dal legno per fare fuoco si diminuisce la deforestazione e si favoriscono la salute ed il benessere degli abitanti di una comunità, non dovendo questi avventurarsi in lunghe camminate per raccogliere un po' di legna o passare ore inalando fumo, una delle principali cause delle affezioni respiratorie.

John Bohmer, responsabile per il Kenia della Kyoto Energy, ritiene che si possano utilizzare cartiere e cartotecniche già esistenti per costruire in loco migliaia di cucine al mese. Per adesso la cucina economica solare è stata realizzata in un numero di esemplari abbastanza limitati, ma in futuro potrà essere prodotta in grandi quantità, come la cucina economica un tempo presente in moltissime case italiane.

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