da ITALIA OGGI
Ho raccontato ai miei referenti-amici newyorchesi lo stato dell'arte del libro che Tommy ed io stiamo cercando di scrivere da un paio d'anni, in verità con tanta sofferenza. Sarà un libro bino, due versioni, una scritta con la struttura tipica del saggio e con il linguaggio dei nati prima del 1985, una con la struttura tipica del colloquio fra un vecchio (io) e un giovane (Tommy), usando il linguaggio dei nati dopo il 1985. Il tema è una domanda/risposta che ci rende furibondi «Perché lor signori sanno tutto di noi e noi nulla sappiamo di loro»?
Eugeny Morozov, sociologo e giornalista bielorusso, ha così sintetizzato il suo pensiero: «Le élite di Silicon Valley odiano chiunque si permetta di ficcare il naso nella loro vita privata, ma loro lavorano per convincerci che la privacy non esiste». Lo confesso, sono sconvolto che tutti quelli che si dichiarano liberali, che sbandierano le loro costituzioni, che alla libertà si ispirano (gli anglosassoni in particolare), noi del mondo della stampa che della libertà di stampa ci riempiamo la bocca, nulla facciano contro una manciata di aziende-canaglia (frightful five, i terribili 5, come il Nyt chiama Google, Microsoft, Apple, Amazon, Facebook, ai quali aggiungere i fratellini Uber, Airbnb) che stanno per diventare, per usare il loro linguaggio, i provider dello smantellamento di infrastrutture essenziali nella finanza, nella salute, nell'educazione, in qualsiasi tipo di business. In particolare, come dice Luciano Floridi (professore di filosofia ed etica dell'informazione all'Oxford Advisor Council), queste ormai «... hanno il potere visibile del monarca, del politico, del dittatore, peggio quello che si dice potere grigio, che influenza chi formalmente lo esercita pur non essendone né legittimato, né accontauble».
I nostri nonni e bisnonni americani all'inizio del '900 avevano avuto il coraggio di smantellare i monopoli criminali di allora, salvando il modello capitalistico che per oltre un secolo, con luci e ombre certo, ma con le prime prevalenti sulla seconde, ha dato ricchezza all'Occidente e al mondo intero. Ma ci rendiamo conto dell'atteggiamento criminale di Tim Cook che ha rifiutato di collaborare con Fbi e la Corte Suprema? Com'è possibile che costui non sia stato immediatamente imprigionato? Ma che mondo è quello in cui i frightful five possono sottrarre i miei dati per venderli ai pubblicitari ma non fornirli alla Giustizia perché questa la possa esercitare per difendermi da terroristi criminali?
Luciano Floridi la soluzione l'ha, come tutte quelle geniali è semplice e radicale: «Vietare la pubblicità online». La legge, e i magistrati che la applicano, sono gli unici baluardi ai distruttori della libertà di tutti, i precedenti delle industrie del tabacco, della farmaceutica, dell'alimentare, ne dimostrano l'efficacia. Morozov ha un'idea aggiuntiva, creare una Bbc dei dati, un servizio pubblico dove raccogliere i contenuti scollegati dagli identificativi personali, a tutela degli utenti e a beneficio dell'innovazione e della concorrenza.
Editori e media dovrebbero cavalcare questa lotta per la libertà di stampa, come insegna il capitalismo classico. I servizi dei «terribili 5» non possono essere gratis, noi vogliamo pagarli, quello deve essere il loro modello di business (fornire un servizio ed essere pagati a prezzi di mercato), ma la legge non può essere delegata a degli osceni privati, come le giovani felpe californiane. Sulla loro incapacità a pagare le tasse vale il modello Chicago anni '30, applicato con successo al mitico Al Capone, del quale hanno molti tratti, salvo il sigaro.
Con le loro «piattaforme» vogliono dominarci, vogliono trasformare noi cittadini in consumatori zombie, non dobbiamo permetterlo, costi quel che costi.
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articolo pubblicato il: 17/06/2016 ultima modifica: 27/06/2016